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di Marina Cappitti

Napoli – Ora i furbetti del reddito rischiano anche una condanna per danno erariale. Il reddito di cittadinanza arriva sul tavolo della Corte dei Conti della Campania. In tutto al momento si contano tredici inviti a dedurre per danno erariale procurato dalla percezione indebita del reddito. Stamattina depositate altre due citazioni, per un totale di sei. Nel mirino della magistratura contabile cittadini di Napoli, Salerno e Caserta.

Tra loro persone che pur lavorando in pizzerie o in aziende contemporaneamente usufruiscono del reddito. Ma anche parcheggiatori abusivi. Insomma non aventi i requisiti. Si tratta di somme non altissime, fanno sapere i magistrati contabili, che si aggirano intorno ai 300 euro al mese. Una materia – quella del reddito di cittadinanza – definita “innovativa” dal procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania, Antonio Ciaramella. “Si tratta dell’esito di un’attività istruttoria – spiega – che dovrà essere sottoposta alla valutazione del giudice, che ha come finalità di evitare comportamenti riprovevoli che visto la limitatezza delle risorse danneggiano i soggetti che avrebbero diritto ad ottenere l’incentivo”.

Il ragionamento in sintesi è questo: i beneficiari di un reddito di cittadinanza privi dei requisiti per percepirlo sono assimilabili ai beneficiari privati di un finanziamento pubblico statale o europeo che lo ricevono indebitamente. “Non vogliamo avere una funzione repressiva – afferma Ciaramella – ma disincentivare questo comportamento che di fatto significa togliere una chance a chi invece ha diritto. Ovvero significa impedire che le risorse di un bilancio pubbliche vengano erogate ai soggetti che hanno i requisiti a vantaggio di chi non li ha. Di qui il danno erariale“.