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NAPOLI – Carla Ciccarelli: candidata alla Camera in quota Forza Italia, una delle donne su cui punta il responsabile campano degli azzurri, Fulvio Martusciello, per rinnovare il Parlamento all’insegna del rosa che va ben oltre la quota prevista per legge.
 
Con una donna, anche la politica non può che fare subito i conti con i problemi della quotidianità. E oggi, quindi, con il caro-bollette.   
 
“Questo è un problema che riguarda tutta l’Europa, e che va quindi risolto nelle sedi europee dove Forza Italia ha un grande peso, dal momento che è tra i fondatori del Ppe, il più grande partito europeo. Parlando nello specifico dell’Italia, invece, ci sono a mio avviso due strade da intraprendere. Bisogna agire nell’immediato promulgando decreti che mettano sul tavolo una quantità di soldi per arginare le bollette della luce e del gas, diventate oggi insostenibili per le piccole imprese e le famiglie. E’ stato fatto già qualcosa, ma bisogna fare di più in vista del prossimo inverno. La seconda strada, invece, riguarda il medio termine e si concentra su interventi strutturali. Bisogna realizzare tutti quelle infrastrutture – rigassificatori, termovalizzatori, energie rinnovabili, nucleare pulito – che la miopia di una sinistra ideologica, insieme al Movimento Cinque Stelle, ha reso finora impossibile”.
 
Se Forza Italia andrà al governo cosa farà con il Reddito di cittadinanza?
 
“Sicuramente va rivisto. Il Reddito di cittadinanza va dato a tutte le persone che sono impossibilitate a lavorare e a chi temporaneamente è uscito dal mondo del lavoro al fine di dargli il tempo per formarsi e rientrarci. Ma noi di Forza Italia siamo contrari a dare il Reddito di cittadinanza ai giovani perché così uccidiamo il loro futuro. Il nostro compito deve essere quello di dare loro occasioni affinchè possano esprimere le loro potenzialitànel campo lavorativo”.
 
La Campania detiene il record di neet, dei giovani che non studiano e non lavorano. Cosa si può fare per loro?
 
“È un dato preoccupante. Il Pnrr prevede diverse misure per incrementare l’occupazione giovanile e la formazione continua dei giovani. Ma quello su cui bisogna lavorare di più è la fiducia che devono nutrire verso il futuro. Per questo, bisognerebbe avere come modello il sistema anglosassone, dove i giovani vengono indirizzati già dalla scuola verso gli ambiti in cui le loro attitudini meglio si realizzano con la guida di una persona che li aiuta a capire quali sono le loro potenzialità”.
 
Cosa farebbe per la sua Giugliano appena eletta?
 
“Da insegnante, promuoverei l’apertura di una libreria e di una sala cinematografica. La nostra città aveva ben quattro sale cinematografiche prima dell’avvento delle multisale. È impensabile che una comunità di 139 mila abitanti non abbia una libreria o un cinema sul proprio territorio: significa far sparire la sua stessa identità. Una comunità si definisce tale quando ha una scuola, una libreria, un cinema e tutti quei luoghi che promuovono aggregazione. Ecco perché le librerie e le sale cinematografiche vanno promosse: perché fanno parte di un altro mercato, quello delle emozioni e dell’incontro tra le persone. L’importanza della cultura, e così delle strutture che la trasmettono, come la scuola, la libreria e il cinema, non può essere un dato di secondaria importanza. E’ la cultura, infatti, a formare la personalità, i desideri, i valori e principi del singolo e della comunità. Senza la cultura perdiamo la bussola per orientarci. Ed essa cresce non solo nelle scuole, ma anche nelle librerie e nei cinema”.