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Napoli – La situazione nelle carceri continua a peggiorare. Stipati in uno spazio piccolo ed affollato, tanto i detenuti quando le guardie penitenziarie hanno iniziato a contrarre il covid che, come prevedibile, ha iniziato a circolare con velocità. Sorvegliati speciali sono il carcere di Poggioreale e quello di Secondigliano che contano rispettivamente 102 e 55 casi tra i detenuti. Ma a destare preoccupazione è anche la situazione di salute dei membri della Polizia Penitenziaria, chiaramente colpiti anche loro dal virus ed il cui numero di personale disponibile è diminuito fortemente, lasciando scoperti gli organici e costringendo ad uno sforzo ulteriore tutti i colleghi che non hanno contratto il virus. Il vicesegretario regionale dell’Osapp, Luigi Castaldo, ha deciso di portare all’attenzione pubblica il problema della diminuzione del personale:

“Pur se con grosse criticità il poco personale di Polizia Penitenziaria operante nel carcere di Poggioreale rispetta con zelo il proprio dovere  – spiega Castaldo –, ma dalle piante organiche mancano oltre 200 unità ed in questo travagliato periodo epidemiologico visti i contagiati in essere, la grave carenza si fa sentire maggiormente, costringendo molto personale al ricorso dello straordinario ed al rinvio di congedi per esigenze di servizio”.
E poi continua: “Nonostante le forti misure preventive messe in campo sotto il profilo sicurezza, la Sars-Cov-2 è riuscita a colpire asintomaticamente ed entrare all’interno silenziosamente ed invisibilmente.

Il Covid, quindi, infiltrandosi nelle carceri ha iniziato a diffondersi, “non facendo sconti a nessuno”. Come spiega Castaldo: “Tutto il sistema penitenziario sta riscontrando grosse criticità pur se sono state messe e saranno messe in campo ulteriori azioni di contrasto a questo maledetto virus, ma oggi più che mai in molti istituti penitenziari campani c’è necessità urgente di unità di Polizia Penitenziaria per continuare a contrastare questa pandemia. Strumentalizzare puntando il dito senza proporre soluzioni cercando di trovare capri espiatori, può solo determinare ulteriore clima di astio e stress lavorativo”.