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L’ennesimo episodio raccapricciante di violenza consumato al Parco Verde impone una presa di responsabilità da parte delle amministrazioni locali, a partire da quella regionale, che con la loro inefficienza hanno permesso al degrado, alla criminalità organizzata, all’orrore, di impossessarsi di un intero quartiere di Caivano. Parliamo di oltre seimila abitanti – più di un sesto della popolazione del comune dell’hinterland nord – che sopravvivono nell’abbandono totale in una porzione di territorio segregato  nella ghettizzazione imposta dall’immobilismo atavico della sinistra, buona solo a fare passerella e a racimolare voti, sfruttando la miseria con la politica del sussidio, ma che poi volta le spalle alla collettività. Ci troviamo davanti a un territorio a due velocità, da un lato l’impegno del Governo nazionale che fa sentire la sua presenza con il potenziamento delle forze dell’ordine, della videosorveglianza e il contrasto reale alla camorra, dall’altro la mancanza assoluta di ogni tipo di servizio, di sani spazi di socialità, di prospettiva occupazionale, di orizzonti di futuro che le amministrazioni locali sono chiamate a garantire. Pene severe per chi ha abusato delle due cuginette, nessuno sconto per questo manipolo di giovanissimi balordi – come riportato dal quotidiano Il Mattino, 5 del branco sarebbero minori -, e allo stesso tempo torniamo a chiedere che la Regione e la Città Metropolitana di Napoli si sveglino, utilizzino i cospicui fondi a disposizione e battano finalmente un colpo per il recupero di un territorio martoriato da abbandono, droga, inquinamento ambientale ed estrema povertà economica, sociale e morale”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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