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Napoli – In vecchi rancori sono duri a morire. Lo sa bene Luigi de Magistris, che stamattina ha lanciato una nuova bordata ad alzo zero nei confronti del rivale di sempre: Clemente Mastella, l’uomo politico che forse più di tutti l’ha avversato durante la sua carriera da pubblico ministero in Calabria: «Verrebbe da dire a volte ritornano. In comune abbiamo soltanto il fatto di essere sindaci. Per il resto, da lui mi divide tutto, il modo di intendere la morale e la politica. Questo è evidentemente il segno del forte cambiamento che sta avvenendo nel nostro Paese». Va giù duro il sindaco di Napoli, intervenendo ai microfoni di radio Crc, a proposito dell’indicazione di Sandra Lonardo, moglie dell’ex Guardasigilli e oggi sindaco di Benevento, tra i componenti della commissione parlamentare Antimafia in quota Forza Italia.

Il sindaco de Magistris ha poi parlato di Napoli e della centralità che la città, sotto la sua guida, avrebbe assunto nello scacchiere regionale e non solo: «Oggi si ritrova a trainare l’economia della Campania e ci riesce nonostante la disattenzione e gli ostracismi di poteri regionali ma anche centrali. In Campania ci vorrebbe una politica diversa da parte di Palazzo Santa Lucia. Basti pensare alla quantità di denaro pubblico di cui, per ragioni istituzionali, è detentrice trattandosi di fondi europei che potrebbero accelerare lo sviluppo», chiara la critica all’azione amministrativa della giunta guidata da Vincenzo De Luca, il quale, a dire dell’ex pm, dovrebbe aprire di più i cordoni della borsa. Sul punto, il giudizio del sindaco di Napoli è tranchant: «Credo che non ci sia quella capacità di visione della Campania che potrebbe avere la stessa marcia che sta avendo Napoli senza soldi. Se si riuscisse ad utilizzare meglio il denaro pubblico che c’è a Santa Lucia potrebbero esserci tanto sviluppo e lavoro in più nell’entroterra, nelle isole, nelle zone costiere e vesuviane».