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Napoli – Continua a provarci Luigi de Magistris. Il sindaco di Napoli dopo una prima proposta, avanzata nei giorni scorsi e rispedita al mittente dai diretti interessati, prosegue il suo corteggiamento al Movimento Cinque Stelle in vista delle prossime Regionali in Campania, in programma nella primavera del 2020.

De Magistris cerca da tempo alleati capaci di sostenere la sua candidatura a Governatore contro Vincenzo De Luca (Partito Democratico) e l’esponente che proporrà la coalizione di centrodestra, con la Lega di Matteo Salvini che ha già annunciato di voler lanciare un proprio candidato. L’unica sponda possibile per l’ex magistrato restano i Cinque Stelle. Il suo appello è rivolto soprattutto al presidente della Camera, con de Magistris che immagina uno scenario con Roberto Fico sindaco di Napoli tra tre anni e lui presidente della Campania. “E’ una domanda ricorrente in città” fa sapere il diretto interessato.

“Io mi rivolgo allo spirito originario del Movimento, a quello che diceva di voler essere. Per Fico in questo momento è più semplice, da presidente della Camera è più libero di smarcarsi da un’alleanza che non condivide e sa non essere condivisa da molti militanti. Bisogna vedere fino a che punto Fico possa cambiare i loro equilibri interni. E poi anche noi dovremo fare le nostre valutazioni”. Queste le parole del sindaco di Napoli in una intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano.

Per de Magistris è necessario “rompere il contratto con Salvini e allearsi con forze politiche coerenti e credibili. E non sto parlando certo del Pd”. Poi il corteggiamento serrato a Fico: “Siamo tutti e due napoletani, abbiamo espresso posizioni molto spesso simili su questioni locali e nazionali. Le prossime settimane saranno decisive per il governo nazionale. E poi c’è la Campania, dove si vota tra un anno. Le destre in autunno probabilmente vinceranno in Calabria ed Emilia Romagna. La Campania potrebbe essere l’ultimo baluardo, come la linea del Piave o le quattro giornate di Napoli. Potremmo sconfiggere Salvini e De Luca, costruire un modello politico diverso”.