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Napoli – Luigi Di Maio sarà domani, sabato 11 maggio, all’ospedale Santobono di Napoli per far visita alla piccola Noemi, la bambina di 4 anni rimasta vittima di un agguato di camorra e risvegliatasi nelle scorse ore dopo giorni di coma farmacologico. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, originario di Pomigliano, ha accolto con gioia la notizia del miglioramento delle condizioni di salute di Noemi. Di Maio sarà a Napoli a partire dalle 15.30, quando incontrerà – a quanto si apprende – tutte le articolazioni dello Stato che hanno contribuito ad arrestare i due fratelli Armando e Antonio Del Re. Poi successivamente si recherà presso il nosocomio pediatrico per salutare Noemi, i genitori e il personale medico.

Dopo le visite del ministro dell’Interno Matteo Salvini e del presidente della Repubblica Sergio Mattarelladomani sarà la volta di Luigi Di Maio.“Una notizia che mi riempie di gioia e commozione e che arriva nel giorno in cui lo Stato, con le forze dell’ordine, è riuscito ad arrestare i due criminali che l’hanno ridotta così e che vi assicuro pagheranno per il male che hanno fatto – scrive il Ministro sui suoi canali social -. Voglio ringraziare le forze dell’ordine e le autorità competenti che hanno contribuito alla cattura di questi due delinquenti: la procura e la questura di Napoli, i carabinieri, gli agenti della polizia di Stato e la Guardia di Finanza. Ma anche le strutture ospedaliere: i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari, che hanno dimostrato il valore del loro servizio”. 

“Questa bambina, con la sua vicenda tragica – aggiunge Di Maio -, ci mostra che la lotta a ogni genere di mafia, a ogni genere di crimine deve essere la priorità, affinché nessun bambino, nessuna persona debba più rimanere vittima di questa violenza, vittima di una ferita di guerra tra criminali. Ogni bambino, e ogni cittadino di questo Paese ha il diritto di vivere al sicuro. E tutti noi, politici e istituzioni, dobbiamo lavorare ogni giorno affinché questo diventi realtà. Un abbraccio alla piccola e alla sua famiglia. Forza. Non siete soli”. 

di Ciro Cuozzo