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Disabile in carrozzina aggredito ai Colli Aminei, ancora nessuna traccia del responsabile. Proseguono le indagini dei carabinieri della stazione Capodimonte, nel tentativo di identificare l’uomo. Ma intanto arriva la protesta dell’associazione “La battaglia di Andrea”, la cui mission è tutelare i diritti dei portatori di handicap. Il grido vuole rompere un silenzio. L’indifferenza dell’opinione pubblica sul grave episodio, portato alla luce da Anteprima24.

“Nei giorni scorsi – ricorda l’associazione – un uomo in carrozzina con una gravissima disabilità è stato aggredito ai Colli Aminei, quartiere di Napoli, semplicemente perché chiedeva lo scivolo libero, che era ostruito da un suv parcheggiato sul marciapiede. L’alterco è iniziato con la proprietaria dell’automobile ma l’uomo si è trovato aggredito da una terza persona intervenuta colpendolo violentemente al volto con uno schiaffo”. Per quanto allarmante, la vicenda non è pero considerata una novità. “Siamo alle solite – dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andreai disabili sono attaccati ed in questo caso aggrediti da incivili che si sentono in diritto non solo di fare i loro comodi e di alzare la voce, ma anche di mettere le mani addosso ad un uomo che nulla può tranne che cercare di scappare perché in condizioni di disabilità“.

Maraucci rammenta le indagini in corso, sottolineando la “piena fiducia nelle forze dell’ordine”. Tuttavia evidenzia la serietà della situazione. “Non è possibile – dice la presidente dell’associazione – che oggi questa persona abbia ancora paura di uscire perché dalle notizie che ci sono arrivate dal signore, l’aggressore sarebbe ancora a piede libero, non è possibile che ogni giorno la categoria dei disabili rischia la vita per i propri diritti”. L’invito è a non sottovalutare la storia. “Questa persona ha una sorta di respiratore attaccato, si è rischiato seriamente di ucciderlo – tuona Maraucci – è sottoposto ad ossigeno terapia H24 e dopo questa aggressione è rimasto senza batterie per il concentratore”. Dopo l’aggressione, la parte offesa – un 55enne – non si è certo tirata indietro. Ha sporto una regolare denuncia. “Ci auguriamo – chiosa Maraucci che questa persona sia identificata il prima possibile, da parte nostra, metteremo il nostro avvocato a disposizione della vittima”.