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Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge che contiene disposizioni urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. Il testo, già approvato dal Senato, torna a Palazzo Madama: a Montecitorio è stato approvato, infatti, un emendamento che conteneva una condizione sulla compatibilità con la finanza pubblica presentata dalla commissione Bilancio. I voti a favore sono stati 133, nessun contrario, 86 gli astenuti: tutti deputati dell’opposizione.

LE REAZIONI

Quello di Governo e Parlamento è un impegno senza precedenti nei confronti dei Campi Flegrei, approvando un provvedimento storico con uno stanziamento giunto a 55 milioni con i nostri emendamenti in Commissione Ambiente.
Il Commissario straordinario e presidente della regione Campania Vincenzo De Luca invece risulta non pervenuto, avendo sfiorato il tema dei Campi Flegrei solo sull’inserto di ‘Repubblica’ di pochi giorni fa trattandone le bellezze storiche e naturali.
Insomma, come se fosse un turista svedese che atterra per la prima volta in Campania pur essendo Commissario per l’emergenza da ben 8 anni.
Ci saremmo aspettati un protagonismo diverso e maggiore responsabilità nell’affrontare una situazione complessa come quella che riguarda i Campi Flegrei. Grazie ad un lavoro sinergico e condiviso in Commissione Ambiente, oggi approviamo una misura per nulla timida, come qualcuno vorrebbe farci credere, che stanzia 55 milioni di risorse per la prevenzione di questo territorio e dei suoi cittadini. Questa è la grande dimostrazione dell’impegno della Lega al Governo per il Sud e il Mezzogiorno. Guardiamo al futuro con fiducia”.
Lo dichiara il deputato della Lega e relatore del provvedimento Gianpiero Zinzi, esprimendo voto favorevole del gruppo al decreto Campi Flegrei.

Finalmente si riconosce la specificità dei fenomeni bradisistici definendo un piano strategico di prevenzione, in un’area che nelle ultime settimane ha visto l’intensificarsi di eventi preoccupanti per i cittadini di Pozzuoli e dell’area dei Campi Flegrei. Detto questo, Italia Viva si è astenuta perché al decreto mancano le risorse per garantire l’effettiva operatività del piano”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva, nel corso delle dichiarazioni di voto sul Dl Campi Flegrei.
I comuni di Pozzuoli e di Bacoli convivono da sempre, e sarà così anche in futuro, con il bradisismo, gli eventi sismici e vulcanici. Negli ultimi mesi questi fenomeni si sono intensificati, destando paura e preoccupazione. Si è quindi reso indispensabile un provvedimento d’urgenza per definire procedure semplificate. Bene che vi sia una cabina di regia sulla comunicazione. Non servono allarmismi, e nemmeno sottovalutazioni. Gli aspetti più rilevanti del decreto riguardano però il rafforzamento del personale in capo alla Protezione Civile, e la verifica sistematica della sicurezza ed idoneità degli edifici pubblici, privati e delle infrastrutture a partire dalle vie di fuga che sono continuamente soggetti agli effetti dei fenomeni bradisismici. Questo è il vero nodo. Sono interventi che devono avere una programmazione pluriennale, e soprattutto risorse. Qualora le case, le scuole, gli oltre 5000 alloggi popolari di Pozzuoli dovessero risultare inagibili dopo i controlli, come si procederà con gli interventi e dove andranno i cittadini? Lo stesso dicasi per il tunnel che collega la tangenziale di Napoli con il porto di Pozzuoli, una via di fuga strategica e già da tempo ultimata dove sono state impiegate risorse pubbliche. Bisogna aprire il tunnel, e trovare una soluzione per la sua gestione e le spese di manutenzione.
Non è pensabile che se ne faccia carico il comune di Pozzuoli da solo”, ha concluso.

Fin dall’inizio della Legislatura ci siamo occupati del fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei avendo un chiaro obiettivo: mettere in campo tutte le misure possibili per permettere ai cittadini di convivere con il fenomeno vulcanico e quello bradisismico e farlo nella massima tranquillità possibile. Fino a oggi, portando in Aula nostri emendamenti e ordini del giorno a questo decreto nel tentativo di migliorare il testo”. Così in Aula il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso, durante la sua dichiarazione di voto al decreto Campi Flegrei.
Un decreto che nonostante sia un buon punto di partenza (e questo lo abbiamo sempre riconosciuto), lascia troppe cose a metà e troppe domande alle quali non è stata data risposta. È stato miope lasciare che l’impianto di base del decreto si occupasse quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo e poco o nulla della prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico. Dal Governo, anche oggi, sono arrivati solo no. No al sisma bonus 110%, no al potenziamento della rete di monitoraggio e all’aumento di personale dell’Osservatorio Vesuviano, no agli aggiornamenti dei piani di emergenza vulcanica e al miglioramento delle vie di fuga per tutti i Comuni della zona rossa, no all’analisi di vulnerabilità e al consolidamento del patrimonio archeologico, no a un Osservatorio permanente per il monitoraggio strutturale di edifici e infrastrutture. Troppi no che purtroppo lasciano il bicchiere mezzo vuoto, nonostante le piccole aperture che registriamo sul voto favorevole ad alcuni nostri ordini del giorno. Per questo – ha concluso Caso – su questo decreto il M5S si astiene”.

Il provvedimento muove risorse pari a 53 milioni di euro per il biennio 2023-2024. Voglio ringraziare il Governo per aver dimostrato più volte alla regione Campania grande sensibilità e concretezza”.
Così Francesco Rubano, deputato di Forza Italia, intervenendo in dichiarazione di voto in Aula a Montecitorio sul DL Campi Flegrei. 
Poco più di un anno fa – ha proseguito – si è verificata la frana alluvionale di Ischia: per quel disastro il Governo, appena formatosi, stanziò una somma iniziale pari a 227 milioni di euro, di cui 64 per lavori di somma urgenza. A un anno di distanza dalla relazione del commissario di Governo Legnini, si apprende che sono stati conclusi il 40 per cento dei lavori di somma urgenza, per 181 interventi, di cui 61 conclusi e altri 28 cantierati. La relazione evidenzia che sono state introdotte le più moderne tecnologie digitali per il monitoraggio e l’allerta. Si tratta di una piattaforma a disposizione di istituzioni, esperti, tecnici e cittadini. Questo stesso stile sarà utilizzato per contrastare il fenomeno del bradisismo in area flegrea e dello sciame sismico che ne consegue: utilizzo delle migliori tecnologie, pieno coinvolgimento delle realtà locali, piena trasparenza e accessibilità delle informazioni da parte dei cittadini. Il Governo Meloni ha posto il Meridione d’Italia al centro della sua attenzione per ridurre il divario con le regioni del Nord e per arginare la fuga delle menti migliori; ne sono prova la recente creazione della ZES Sud, la più vasta area fiscalmente agevolata del mondo e la realizzazione dei piani di infrastrutturazione connessi al PNRR. Già ora il Meridione è leader nella produzione di energia da fonti rinnovabili, anche se non gode appieno della energia prodotta. Dunque, il decreto-legge n. 140 è un provvedimento rispetto al quale non si può che essere favorevoli, e rispetto al quale va il nostro plauso al governo”, ha concluso.