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Napoli – In merito alle difficoltà che sta affrontando il servizio della Circumvesuviana di Napoli, il Presidente EAV, Umberto de Gregorio, ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Di seguito il testo integrale: 

“EAV è sotto organico da anni, per cui ricorre alle prestazioni di lavoro straordinario in maniera costante. Il lavoro straordinario è quindi indispensabile per svolgere il servizio. Per questo motivo abbiamo in corso 350 assunzioni e forse non saranno nemmeno sufficienti: probabilmente dovremo aumentare il numero delle assunzioni previste. Abbiamo programmato nuovi treni e nuovi investimenti, ma ci mancano gli operatori di esercizio e di stazione. In questi anni abbiamo molto lavorato con le organizzazioni sindacali, con reciproca soddisfazione, per migliorare le condizioni economiche e di ambiente dei lavoratori.

Tuttavia alle richieste di aumento salariali dobbiamo porre un limite se non vogliamo ritrovarci con un costo del personale che negli anni futuri non potremo sostenere e che metterebbe a rischio la ritrovata solidità economica e finanziaria dell’azienda.

Per questo motivo oggi mi vedo costretto a non subire passivamente quello che diventa un vero e proprio ricatto: “o mi dai quello che chiedo oppure ti blocco il servizio, sospendendo le prestazioni di lavoro straordinario”. Vero che il lavoro straordinario non è un obbligo per il lavoratore, ma non possiamo accettare alcune richieste che sono sostanzialmente in contrasto con la normativa contrattuale e soprattutto con la necessità di mantenere in equilibrio i conti dell’azienda.

Sono quindi costretto ad evidenziare che nei prossimi giorni, a causa del rifiuto di ogni tipo di lavoro straordinario da parte del personale di stazione, molte delle nostre stazioni saranno impresenziate e questo comporterà il taglio di alcuni servizi se non addirittura di alcune intere linee della Circumvesuviana, con notevoli disagi alla circolazione ed all’utenza.
Cedere alle richieste dei sindacati, in concorrenza tra di loro, oltre il ragionevole buon senso, produrrebbe un effetto a cascata nelle altre categorie lavorative, e vorrebbe dire non potere procedere al numero di assunzioni programmato e necessario per svolgere il servizio in maniera efficiente.

In altri termini siamo di fronte ad una scelta: o cediamo alle irragionevoli richieste di aumento degli attuali lavoratori o manteniamo il punto e come previsto procediamo alle assunzioni programmate. La questione è strategica e pertanto è necessaria una tua condivisione della linea di azione da seguire.

Mentre ti scrivo stiamo continuando a tentare di trovare una soluzione condivisa con le organizzazioni sindacali, fiduciosi che prevalga il buon senso, disponibili come sempre al dialogo’”.