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NAPOLI – Come è andata nei Comuni sciolti per camorra? Nella provincia sud di Napoli erano particolarmente attesi i risultati di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata all’indomani degli scioglimenti dei rispettivi consigli comunali.

A vedere la fine anticipata delle esperienze amministrative erano state il centrodestra a Castellammare e il centrosinistra a Torre. Anche per questo, quindi, le due città sono state l’epicentro dell’onda lunga che accompagna il Movimento 5 Stelle, ma prima ancora un astensionismo record. A Castellammare è andato a votare solo il 50,56% degli aventi diritto. A Torre il 50,89%.

Detto questo, in entrambe le città ha fatto il pieno di voti l’attore stabiese Gaetano Amato che si presentava all’uninominale in quota 5 Stelle: è risultato eletto con il 39,12% dei suffraggi dei suoi concittadini (in tutto, 9899 voti) e addirittura il 51,44% di quelli oplontini (8161 voti).

Dietro di lui, Annarita Patriarca di Forza Italia che a Castellammare ha raggiunto il 29,03% delle preferenze (7347 voti) e a Torre il 20,93% (3321 voti).

Il giornalista anticamorra su cui aveva puntato il Partito Democratico, Sandro Ruotolo, invece, si è fermato al 22,97% (per 5813 voti) a Castellammare e al 20,19% (3203 voti) a Torre. 

Dietro di loro, la terzopolista Biancamaria Balzano (5,71% per 1445 voti a Castellammare e 3,81% per 604 voti a Torre); Marco Manna di Unione Popolare (1,47% per 373 voti a Castellammare e 1,65% per 247 voti a Torre); Stefania Aversa di Italexit (0,92% per 232 voti a Castellammare e 0,91% per 145 voti a Torre) e Giuseppe Sorrentino di Noi di Centro (0,15% per 37 voti a Castellammare e 0,25% per 39 voti a Torre).