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Napoli – Il confine sottile tra culto e barbarie. È quello che stamattina un cittadino di fede islamica sembra aver travalicato mentre cercava, a suo modo, di onorare la tradizionale Festa del Sacrificio. Un uomo è stato infatti fermato in via Annunziata, a due passi dalla Ferrovia, mentre passeggiava con un capretto legato e trasportato a bordo di un passeggino.

È questa la terrificante scena che si è trovato davanti il consigliere della Municipalità Due, Salvatore Iodice, non lontano da piazza Garibaldi dove proprio stamattina centinaia di musulmani si sono ritrovati per celebrare la Eid Al Adha, la Festa islamica del Sacrificio durante la quale è tradizione macellare un bovino o un ovino. Se in piazza Garibaldi non è stato compiuto alcun sacrificio di animali, era invece probabilmente questa l’intenzione dell’uomo che in via Annunziata trasportava il capretto con le zampette legate e costretto all’interno di un passeggino. Iodice, che ha testimoniato quanto accaduto con un video poi pubblicato sui social network, è intervenuto prima chiedendo all’uomo di liberare l’animale e poi, davanti al suo rifiuto, chiamando la polizia. “La libertà di culto – spiega l’esponente del parlamentino di piazza Dante – è una delle cose più importanti della democrazia, ma non mi troveranno mai d’accordo con una barbarie del genere. Non accetto che nel nostro paese si possa pensare di andare in giro con un animale incaprettato nel passeggino, ho urlato forte il mio disappunto e lo farò sempre. Grazie alle forze dell’ordine che mi hanno supportato nel tantativo di fermare un atto disumano come questo. Esistono altri modi per festeggiare”. La povera bestia, per la cronaca, in seguito all’intervento della polizia è stata liberata e affidata agli operatori dell’Asl.

Quanto invece alle celebrazioni svolte a piazza Garibaldi, anche in quel caso non sono mancati i focolai di polemiche. Se è vero infatti che durante la festa islamica non è stato sacrificato alcun animale, diversi residenti della zona hanno lamentato la totale assenza di controlli da parte delle autorità preposte durante lo svolgimento dell’evento. La polveriera Vasto ancora una volta continua a fare parlare di sé. E non certo in bene.