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Domenica 12 maggio si celebra  in quasi tutto il mondo, la Festa della Mamma, le cui origini sono radicate nel passato. Si trovano tracce di celebrazioni in onore della figura materna, già nei culti pagani, così come nei riti dei popoli monoteisti .

Ai giorni nostri la festa cade in primavera, poiché è la stagione foriera di buoni auspici, la natura rinasce dopo un lungo inverno e regala i suoi fiori meravigliosi, divenuti simbolo di questa ricorrenza. Ogni popolo e ogni cultura hanno un proprio modo di festeggiare e propri significati e tradizioni, ma in tutte le culture mondiali si pone al centro dei festeggiamenti la figura materna. Ciò lo si deve al ruolo fondamentale che ha la madre all’interno della famiglia, poiché, nonostante molte società si basino da secoli sul modello patriarcale, la mamma rappresenta il vero cardine della struttura familiare.

Le origini della festa della mamma, così come è celebrata oggi, sono discusse; secondo alcune fonti fu la statunitense Anna Jarvis che celebrò la festa moderna Mother’s Day (Giornata della madre) per la prima volta nel 1908, sotto forma di un memoriale in onore di sua madre, un’attivista a favore della pace. La celebrazione di Jarvis si diffuse e divenne molto popolare, tanto che fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson nel1914, quando il Congresso deliberò di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri. Con l’andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale, il cui volume di affari è superato solo dalle festività natalizie. La festa venne introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in Germania e nel 1924 in Austria. Successivamente molti altri Paesi introdussero anch’essi la ricorrenza.

Secondo altre fonti le sue origini risalgono al Regno Unito, da cui poi si diffuse negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. Originariamente era chiamata “Mother’s Day” e aveva un significato diverso, legato alla quarta domenica di Quaresima. Quel giorno, tutti i bambini che lavoravano nel Regno Unito per guadagnarsi da vivere, potevano fare ritorno a casa dalla propria madre. Da qui si è sviluppata la “festa della mamma” britannica: i bambini che tornavano a casa portavano dei fiori alle proprie madri festeggiando il proprio ritorno in famiglia.

In Italia invece la nascita ufficiale della celebrazione è più tardiva e pare risalga al 1956, quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale diBordighera – Vallecrosia, prese l’iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.

Le origini religiose della festa della mamma in Italia invece si devono a un prete cristiano, un certo don Otello Migliosi, che nel 1957 celebrò per la prima volta quest’evento. Come spesso capita, dopo essere apparsa per la prima volta nel borgo di Tordibetto (nella zona di Assisi), la festività si diffuse rapidamente espandendosi anche nelle altre zone della regione. Pochi anni dopo, la festa della mamma è ufficialmente entrata a far parte del calendario italiano delle maggiori festività annuali. Come in moltissimi altri Stati, in Italia, questa festa viene celebrata la seconda domenica del mese di maggio. Nel 1958 Raul Zaccari, insieme ad altri senatori, presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente a ottenere l’istituzione della festa della mamma. L’iniziativa suscitò un dibattito in Senato,poiché  alcuni senatori ritenevano inopportuno che sentimenti così intimi fossero oggetto di norma di legge e temevano che la celebrazione della festa potesse “risolversi in una fiera di vanità”. La festa comunque prese ugualmente campo in tutta Italia, e, secondo alcune fonti, fu celebrata inizialmente l’ 8 maggio e in un successivo momento la data fu spostata alla seconda domenica di maggio. Secondo altre fonti, invece, la festa fu sempre celebrata, come anche attualmente si fa, nella seconda domenica di maggio. In questa occasione, i bambini offrono regali alle loro madri, come disegni o altri lavoretti, che molto spesso hanno realizzato a scuola; comune è anche l’usanza di recitare poesie dedicate alla mamma, anch’esse studiate a scuola.

Le motivazioni e le interpretazioni all’origine di questa festa sono dunque molteplici, come tanto si è detto riguardo la commercializzazione che gira intorno a queste festività, aspetto che sembra privare questo tipo di ricorrenze dell’autentico sentimento su cui si basano. È indubbio che non occorre una giornata specifica per celebrare una categoria, ogni giorno può essere quello giusto per celebrare i propri cari, parafrasando qualche slogan, ma questo sistema è ormai insito nelle consuetudini di un popolo, in cui si miscelano tradizioni, merchandising e sentimenti.

Oggi sono tante le proposte per festeggiare a Napoli, questa giornata; dai laboratori creativi proposti per mamme e bimbi, ad eventi teatrali e concerti, le mamme hanno solo l’imbarazzo della scelta.

La Cocktelliera, in Piazza dei Martiri, propone un cocktail speciale per le mamme e le future mammme per brindare alle mamme, la colonna portante del vero ecosistema familiare, al grido di MUM NEEDS A COCKTAIL !

Un’altra proposta è quella dell’Hotel Romeo con Mamma Mia, un modo per celebrare tutte le mamme con una speciale esperienza di emozioni e relax per mamme e figlie

Come ogni anno, in occasione della Festa della Mamma, torna in tutta Italia, L’Azalea della Ricerca diFondazione AIRC, fiore simbolo della battaglia contro i tumori femminili., presente a Napoli, in molte piazze della città.

Quale che sia il modo di festeggiare, tra le strade della città o nell’intimità della propria famiglia, auguri a tutte le mamme!