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NAPOLI – Il caso Consip-Cpl Concordia che ha provocato una bufera sulla procura di Napoli approda adesso alla Procura di Roma dopo l’istruttoria al Csm, questo perché ci sarebbero dei comportamenti ritenuti non consono da parte di ufficiali di polizia giudiziaria. La decisione e’ della prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura. Sulla base di questo ragionamento, la Prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha deciso di trasmettere alcuni atti della pratica Consip-Cpl Concordia alla Procura di Roma per eventuali profili di sua competenza. Tra gli elementi che i magistrati di piazzale Clodio dovranno chiarire figurano anche alcune anomalie nelle modalita’ di trasmissione dello stesso incartamento. Nei giorni scorsi sono stati ascoltati i vertici della Procura di Napoli, dal pm Nunzio Fragliasso, che ha retto gli Uffici sino alla nomina di Giovanni Melillo, al procuratore generale partenopeo Luigi Riello e al capo della procura di Modena Lucia Musti. Gli atti inviati a piazzale Clodio sarebbero relativi proprio al contenuto di alcune di queste audizioni. Gli ufficiali di polizia giudiziaria in questione si sarebbero occupati della trasmissione da Napoli a Modena del fascicolo Cpl Concordia , avviato dalla procura del capoluogo campano e poi trasmesso per competenza ai colleghi emiliani. Quel fascicolo conteneva la famosa telefonata tra Matteo Renzi e il generale della Guardia di Finanza Adinolfi, che finì sulle pagine dei giornali. Solo in uno dei due faldoni inviati a Modena quel colloquio sarebbe stato omissato, in un altro no.