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Napoli – Si sa che dopo una mareggiata il mare ci restituisce tutto quello che tristemente siamo soliti vedere in numerose spiagge della città di Napoli. Per fortuna stavolta sulla spiaggetta della Gaiola a Posillipo a salire a galla ci sono solo le alghe.

Il resoconto solito, a margine del mar mosso, racconta infatti delle tracce dell’inquinamento umano, lo stesso che ci riporta a galla sulla costa tutti i rifiuti gettati nel mare napoletano e così a far notizia, paradossalmente, è quando questo non accade.

Ne sanno qualcosa i volontari del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus che da anni si sono rimboccati le maniche facendo diventare quella che prima del loro avvento era solo una delle tante spiagge abbandonate della città in uno dei luoghi più ambiti per i bagnanti nostrani.

Oggi la spiaggia di Posillipo è finalmente un luogo dove la natura si è ripresa il proprio habitat. E a raccontare il lavoro svolto, senza sosta, dagli attivisti ci ha così pensato la natura stessa, quasi come segno di ringraziamento spontaneo per l’impegno volontario realizzato sul territorio.

Così dopo due giorni di mareggiata e maltempo sulla spiaggia della Gaiola, apposto di cicche di sigarette o rifiuti di qualsiasi ordine e grado, spuntano semplicemente le alghe ovvero “quello che ci dovrebbe essere su una spiaggia naturale dopo una mareggiata”.
Siamo – raccontano i volontari – così tristemente abituati a trovare la spiaggetta piena di rifiuti portati dal mare e doverla ripulire, che la vera notizia è quando ciò non avviene!”.

Purtroppo non ci illudiamo – chiariscono gli attivisti – è solo un caso, le correnti ci avranno graziato questa volta, ma ogni tanto fa bene rivedere una spiaggia post mareggiata come l’avrebbero vista i nostri nonni, prima dell’avvento della plastica, degli oggetti usa e getta e dei vuoti a perdere, che in pochi decenni, assieme ad una grossa dose di inciviltà diffusa, hanno colmato il nostro mare di rifiuti di ogni genere”.