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Napoli – Il Covid-19 non risparmia neanche le attività più solide. Anche il Gambrinus, storico caffè napoletano a due passi da piazza del Plebiscito, attraversa un periodo di crisi economica, alimentata dalla mancanza di turisti.

Il crollo del fatturato è dell’80% – spiega Antonio Sergio, comproprietario del bar insieme al fratello Arturo – di questo passo, entro un paio di mesi rischiamo di dover chiudere. Se continua così, noi non siamo più in grado di continuare“.

La situazione attuale, descritta con minuzia da Sergio, è allarmante: “Per la prima volta, da oggi, abbiamo 15 dipendenti in Cassa integrazione, su un personale di 45. Viviamo soprattutto di turismo, ma tra i nostri clienti ci sono anche i napoletani che fanno una passeggiata. Ora per strada non c’è nessuno”.

Antonio Sergio, in osservanza del Dpcm, sarà costretto a chiudere il locale entro le ore 18. “Sono d’accordo sull’adozione di misure anche drastiche da parte del Governo, ma servono sostegni economici reali, le spese restano le stesse. E intendo luce, acqua, gas, i fitti commerciali“.