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L’uomo copertina di Napoli-Atalanta resterà sicuramente Piero Giacomelli. La partita è terminata con il risultato di 2-2 ma le polemiche sono appena iniziate. A Napoli c’è grande delusione all’indomani della sfida contro gli uomini di Gasperini, soprattutto per la mancata assegnazione di un calcio di rigore per un fallo di Kjaer su Llorente. Gli azzurri falliscono l’aggancio al terzo posto, ma sulla gara grava la pesante ipoteca del fischietto di Trieste.

Un finale infiammato che lascerà molti strascichi. Al minuto 85 body-check da wrestling fra Kjaer e Llorente, il gioco continua e sul rovesciamento di fronte l’Atalanta pareggia con Ilicic. E qui inizia il finimondo. Neanche il prolungato check con il Var cambia la decisione del direttore di gara scatenando l’ira degli azzurri. Insigne viene ammonito, Ancelotti espulso insieme al team manager De Matteis. Giacomelli viene subissato di fischi, il San Paolo si scalda e quello che fa più discutere è la clamorosa decisione sua e di chi sta dinnanzi ai monitor di non intervenire. Potrebbe essere stata anche valutata come fallosa una gomitata di Llorente a Kjaer, ma anche in quel caso ci sarebbe un errore dell’arbitro che avrebbe dovuto fermare il gioco per il fallo dell’ex Tottenham.

Non si può trascurare l’episodio chiave del match. Era auspicabile un po’ di intelligenza in questo caso. Ci sono due possibilità: o si dà rigore perché si pensa che Kjaer commetta fallo su Llorente o si dà punizione perché si pensa che l’attaccante basco commetta fallo su Kjaer. L’arbitro invece non prende né la prima né la seconda. Una scelta sbagliata a prescindere dalla valutazione sul contatto tra i due giocatori. Un episodio che macchia ulteriormente una partita già sporcata per assenza di personalità ed eccesso di protagonismo. Al fischio finale Lorenzo Tonelli si è avvicinato a Giacomelli e gli ha polemicamente offerto il pallone che si dà al “man of the match”. Il fischietto di Trieste ha fatto finta di niente e ha continuato a dirigersi verso gli spogliatoi con gli occhi bassi. Un brutto epilogo per una partita avvincente e ricca di spunti, che gli azzurri probabilmente avrebbero meritato di portare a casa.