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NAPOLI – Mettiamola così: tra sette settimane sarà Halloween, ma tra i teschi più famosi da visitare a Napoli rischia di non esserci quello del Capitano, al cimitero delle Fontanelle.

E’ l’allarme dei giovani del quartiere che lamentano una promessa (finora) mancata da parte dell’amministrazione Manfredi: quella di riaprire a turisti e visitatori l’ossario più famoso della città rimettendo in moto tutta l’economia della parte del rione Sanità ad esso più vicina.

In un post su Facebook dei Giovani delle Fontanelle si legge che “fin dal suo insediamento, l’amministrazione ha dichiarato a gran voce la volontà di riaprire il cimitero definendolo “una priorità assoluta”. Anche lo stesso sindaco, sul suo profilo ufficiale, gli dedicò un post affermando che il progetto della riapertura era pronto. Ad oggi, però, non risultano progressi e le immagini che ci sono arrivate lasciano ancora tanta amarezza per un riscatto che tarda ad arrivare”.

In effetti, in consiglio comunale, l’assessora al turismo Teresa Armato promise che entro l’estate di quest’anno il cimitero sarebbe stato riaperto. E il suo collega di giunta, Edoardo Cosenza, spiegò che erano necessari solo pochi lavori di messa in sicurezza.

“Sta di fatto che ora, a noi, non rimane altro che rivalutare l’idea della petizione popolare per dimostrare quella che è la volontà di tutti i cittadini del quartiere – si legge ancora nel post dei giovani delle Fontanelle – Il Cimitero non può rimanere chiuso, deve riaprire”.

E c’è da scommettere che, a questo punto, i ragazzi col desiderio di organizzarsi in una cooperativa per gestire l’ossario, firmerebbero se la riapertura avvenisse entro la fine di ottobre, in tempo per Ognissanti e la ricorrenza dei morti: ad oggi, gli unici teschi “di pregio” disponibili su piazza saranno quello con le orecchie nella chiesetta di Santa  Luciella e quella del monaco con il Cappuccio, nell’ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi