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Torre Annunziata (Na) – Sono dodici gli indagati al Comune di Torre Annunziata (Napoli) nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato questa mattina al sequestro di numerosi incartamenti e altro materiale e di diverse perquisizioni, svolte tra la sede dell’ente e le abitazioni e gli uffici privati di alcune delle persone interessate. Tra gli indagati anche il sindaco della città oplontina, Vincenzo Ascione (Pd).

Stando a ciò che si apprende, i reati contestati agli indagati sono a vario titolo traffico di influenze e corruzione, e per alcuni concorso in associazione mafiosa. Stando a ciò che si apprende, tra gli indagati figurano anche il presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata, Giuseppe Raiola, l’assessore al porto Luisa Refuto, l’ex capo dell’ufficio Tecnico Nunzio Ariano e la consigliera comunale Maria Oriunto, cognata di un altro indagato a sua volta nipote di un uomo ritenuto killer del clan Gionta, sodalizio criminale attivo nella città vesuviana.

Aggiornamento delle ore 17.30: 

È un vero e proprio terremoto politico-giudiziario quello abbattutosi oggi sul comune di Torre Annunziata (Napoli). Dodici gli indagati – per reati che vanno da traffico di influenze e corruzione fino al concorso in associazione mafiosa – tra cui il sindaco della città oplontina, Vincenzo Ascione, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Raiola, l’assessore al Porto Luisa Refuto, l’ex capo dell’ufficio tecnico Nunzio Ariano e la consigliera comunale Maria Oriunto, cognata di un altro indagato, quest’ultimo a sua volta nipote di un soggetto ritenuto killer del clan Gionta. La giornata era cominciata con il blitz delle forze dell’ordine che hanno eseguito una serie di perquisizioni negli uffici del Comune e nelle abitazioni di amministratori e di altre persone coinvolte nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Dalle indagini è emerso inoltre che su una delibera sarebbe stata apposta la firma falsa di un assessore.

Per questo motivo i finanzieri del gruppo oplontino hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro probatorio, emesso dalla Procura torrese. ”Il provvedimento – spiega il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – è finalizzato a sottoporre a sequestro l’originale di una delibera di giunta municipale, al fine di verificare, alla stregua delle indagini sin qui espletate, l’autenticità di una delle firme alla stessa apposte”. L’atto deliberativo si collegherebbe ad una vicenda corruttiva per la quale sono attualmente indagati l’ingegnere Ariano e l’imprenditore Amedeo Carluccio, e relativa alla procedura di affidamento alla ditta dello stesso Carluccio dei lavori di pitturazione e manutenzione degli infissi dell’asilo nido di via Parini. Non è la prima volta che il Comune di Torre Annunziata si trova al centro di una bufera giudiziaria: un’altra inchiesta, relativa ai lavori effettuati nei plessi scolastici durante l’emergenza Covid, aveva già riguardato l’ex responsabile dell’ufficio tecnico dell’ente, Nunzio Ariano (coinvolto anche nell’inchiesta di oggi) e l’allora vicesindaco Luigi Ammendola. La giunta guidata da Ascione, eletto nel 2017, è di fatto destinata a decadere la prossima primavera quando sono previste nuove elezioni amministrative.