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E adesso ci sperano davvero, che il loro dissenso non sia una battaglia contro i mulini a vento. Sono gli intellettuali campani anti De Luca, di area progressista, pronti a salutare come svolta l’avvento di Elly Schlein nel Pd. Esordirono un anno fa, da minoranza combattiva ma ancora sparuta, con una lettera aperta all’ex segretario Enrico Letta. La firmò una ventina di nomi, tra docenti universitari, scrittori, operatori culturali.

«Caro Letta, qui in Campania abbiamo un problema» fu l’incipit del documento. Il problema additato era proprio il governatore. “Con la lettera a Letta – spiegano adesso -, denunciavamo la deriva clientelare, autarchica e familistica della Campania e una risposta non è mai arrivata”. Ma ora credono nel cambiamento. E considerano decisiva la fatwa della neo segretaria Pd contro i cacicchi, col commissariamento del partito campano. Per discuterne danno appuntamento a venerdì 14 aprile a Napoli, in un incontro pubblico, al Gran Caffè Gambrinus (ore 16.00).

L’esperienza di questi intellettuali – molti radicati a Salerno, nel cuore del deluchismo – è sfociata l’anno scorso anche in un libro: “Il Monarca – Vincenzo De Luca, una questione meridionale”, edito da Paperfirst. L’opera, curata da Luciana Libero e Massimiliano Amato, oltre a quelli dei curatori contiene i saggi di Licia Amarante, Fabio Avallone, Giuseppe Cantillo, Daniela De Crescenzo, Raffaella Di Leo, Vincenzo Iurillo, Paolo Macry, Marco Plutino, Isaia Sales, Aldo Schiavone, Pietro Spirito, Massimo Villone. Gli autori saranno presenti al confronto di venerdì, insieme ad ospiti come Sandro Ruotolo (neo componente della segreteria dem), l’ex assessore comunale Alessandra Clemente, lo storico Aurelio Musi, Salvatore Micillo (coordinatore regionale del M5S), e i direttori del Corriere del Mezzogiorno e Repubblica Napoli, Enzo D’Errico e Ottavio Ragone. Il tema dell’incontro non usa giri di parole: “Autonomia differenziata, Terzo mandato, Schlein. Il Monarca al capolinea?”.

“La ragazza di Lugano, neo segretaria del Partito Democratico – scrivono i promotori in una nota – sta tenendo fede alle promesse insidiando la palude deluchiana in quel di Caserta e nella regione. Certo non si può accusare Elly Schlein di non avere coraggio, con un percorso audace che pone nuovi uomini e nuove donne a minare la candidatura al terzo mandato per Vincenzo De Luca”. Tuttavia, “il cammino – avvertono gli autori de “Il Monarca” – è troppo irto di trappole e va seguito passo passo. Molti anni e molti segretari sono passati sotto i ponti del Partito democratico, che hanno tergiversato, sostenuto; spesso corsi a soccorrere il ‘compagno’ cacicco della Campania”.

Gli anti De Luca ci vanno giù duro: “Si tratta di smantellare un sistema incistato nel territorio da decenni; a Salerno da trenta anni, a Napoli da una decina”. Per gli intellettuali del dissenso, per altro, è “un sistema che non ha portato nulla di buono al territorio che oggi si misura con un governo di destra e nuove emergenze come l’autonomia differenziata, che divide ancora di più il paese”. Per questo “un cambiamento profondo non può non passare da un collettivo esame di coscienza; da parte di quanti in questi anni hanno considerato che questo strapotere fosse ancora di sinistra, tralasciando i danni ad una regione quanto a sanità, economia, occupazione, aumento della povertà”. Le parole d’ordine del possibile “mutamento epocale”, segnato da Schlein, sono due: Sud e sinistra. Per “ricreare in Campania una nuova area progressista libera dalle zavorre dei capibastone”.