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NAPOLI – Prima che si cominciasse a discutere del bilancio, il primo dell’era Manfredi, in consiglio comunale, è scoppiata una forte polemica tra i consiglieri comunali a proposito del concorso bandito ieri da Asìa per 500 operatori ecologici.

Le accuse che sono volate nella Sala dei Baroni sono state nè più nè meno di ‘vendersi’ i posti. 

Claudio Cecere dei 5 Stelle, ad esempio, ha accusato: “I colleghi promettono posti…”. Quindi, ha rievocato “vecchi schemi della Democrazia Cristiana”.

Al che è stato tutto chiaro: il giorno dopo la sua scomparsa terrena, quello che si svolgeva nella Sala dei Baroni era uno scherzo di Raffaele Dudù La Capria.

Il grande scrittore napoletano, deceduto ieri a 99 anni, è stato anche co-sceneggiatore de “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, il film del 1963 che ha immortalato in varie scene il consiglio comunale di Napoli dove volevano le stesse accuse di corruzione.

Ma, quantomeno, nella ricostruzione cinematografica, le accuse provenivano dai rappresentanti dell’opposizione verso quelli della maggioranza.

Sessant’anni dopo, invece, gli schemi sono saltati: le accuse provengono dalla stessa maggioranza, in quanto gli stessi 5 Stelle (e Cecere, dopo aver cambiato partito) ne fanno parte.