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Napoli – La notizia dell’infermiera del Cardarelli aggredita da quattro uomini ha indignato e preoccupato l’opinione pubblica sulle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti gli operatori socio sanitari.

Antonio De Palma, Presidente Nazionale di Nursing Up, sindacato infermieri italiani, ha pubblicato una durissima lettera chiedendo interventi immediati per tutelare coloro che, ogni giorno, sono in prima linea ad aiutare la collettività:

Le hanno strappato i capelli, hanno tentato addirittura di cavarle gli occhi. L’hanno presa a calci e a pugni facendola inginocchiare quasi come si stesse consumando una esecuzione in piena regola. In quattro si sono accaniti contro una donna, contro una infermiera di 55 anni, contro una collega, una di noi! Quanto è accaduto, come se fosse un “far west”, nel Cardarelli di Napoli, rappresenta uno dei peggiori episodi di violenza che si sono consumati negli ultimi anni a danno del personale sanitario. Come sindacato siamo indignati e non solo chiediamo l’apertura di una indagine interna in una struttura sempre più organizzativamente sull’orlo del baratro, ma pretendiamo la presenza dell’esercito all’ingresso del pronto soccorso, di questo e anche di altri ospedali italiani dove le situazioni sono così esasperate”.

Ancora una volta – prosegue il presidente De Palma – lo urliamo con tutto il fiato che abbiamo in gola, la legge che ha soltanto puntato a inasprire le pene contro chi commette violenze ai danni degli operatori sanitari si è rivelata del tutto inutile. Non è non sarà mai un deterrente per arginare sul nascere episodi così scabrosi. Il Cardarelli copre un territorio vastissimo di potenziali pazienti, il pronto soccorso è allo stremo, gli infermieri lavorano in condizioni disumane più che mai in questo momento delicatissimo”.

De Palma ha poi proseguito ribadendo l’importanza di misure che possano contrastare il triste fenomeno della violenza contro gli operatori sanitari: “Qui occorrono, e non smetteremo mai di dirlo, strategie mirate, che possano arginare sul nascere i fenomeni violenti, ci vogliono strutture e persone “a ciò dedicate”, in ogni azienda sanitaria. Una volta c’erano i posti di polizia nelle vicinanze di ogni pronto soccorso, fungevano anche da deterrente e da presidio di sicurezza, tant’è che non si sentiva parlare di certi fenomeni di violenza come quelli che oggi denunciamo. Loredana, ci dicono si chiami questa donna, è solo però una delle tante vittime dell’inefficienza di una legge da poco varata.

Come sindacato – dice De Palma – abbiamo promosso nel 2019 una indagine in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando che almeno un infermiere su 10 ha subito violenze nella sua vita lavorativa. Su tremila casi meno della metà vengono denunciati. Abbiamo inoltre avviato e organizzato una campagna di sensibilizzazione con personaggi dello spettacolo e della cultura, per lanciare un messaggio forte ai cittadini”.

Infine, De Palma non risparmia una stoccata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “E poi un pensiero lo rivolgo al Presidente De Luca, che pavoneggia l’eccellenza degli interventi promossi nelle aree Covid dal suo Governo. Trascorra una giornata di 24 ore al Cardarelli, indossi il camice da infermiere e si renda conto di quanto sta accadendo. Siamo stanchi delle parole di una politica che, con i voli pindarici della sua retorica, ci lascia sul patibolo in attesa dell’esecuzione”.