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Napoli – Si è svolta oggi una riunione congiunta nelle commissioni Infrastrutture e Politiche Urbane, presiedute rispettivamente da Nino Simeone ed Eleonora de Majo per discutere della situazione del cantiere per il “Lotto 2” dei lavori del Grande Progetto “Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito UNESCO“, che riguardano  l’area di San Giovanni a Carbonara e Porta Capuana. Sono intervenuti  l’assessore alle Politiche Urbane Carmine Piscopo, il Responsabile Unico del Procedimento arch. Luca D’Angelo, il direttore dei lavori, arch. Francesco Sorrentino e l’assessore della IVa Municipalità  Giovanni Parisi.

La riunione odierna, nella quale è stata stigmatizzata in avvio di  seduta, sia dai presidenti di commissione che dai consiglieri intervenuti, l’assenza dell’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Calabrese, è stata richiesta dal consigliere David Lebro (La Città) per fare il punto sul cantiere e sui lavori in corso in Via San Giovanni a Carbonara e Porta Capuana, nell’ambito del “Lotto 2” del Grande Progetto “Centro Storico Unesco“. Sono diversi i punti che, secondo Lebro, vanno chiariti da parte dell’amministrazione, per dare risposte ai disagi manifestati dai residenti e dalle attività commerciali presenti nell’area: in primo luogo la questione dei basoli di pietra lavica presenti sulla sede viaria, bisogna specificare se si intende sostituirli o riposizionarli; poi la questione del verde pubblico e delle eventuali ripiantumazioni degli alberi ora eliminati a Porta Capuana, ricordando come la totale cancellazione del verde pubblico sia un problema che investe anche altri progetti in corso, come quello di Piazza Garibaldi. Evidenziati inoltre i temi dell’illuminazione della porta e delle mura aragonesi, la delocalizzazioni di alcune attività nella piazza (come il chiosco e l?edicola) e l’abbattimento di alcuni volumi abusivi. Infine l’annoso problema della viabilità: servono precise misure per impedire che i ciclomotori sfreccino ad alta velocità da via San Giovanni a Carbonara e Santa Caterina a Formiello, e favorire, sempre in via San Giovanni a Carbonara, la realizzazione di un’area di scarrozzamento per i bus turistici. Si tratta, ha concluso Lebro, di capire, progetto alla mano, se quella che è in corso è una semplice operazione di manutenzione stradale o, come dovrebbe essere, un serio progetto di riqualificazione, anche sociale, di un’area importante del centro storico, la giunta deve pertanto vigilare sul rispetto del progetto originario.

E’ intervenuto il consigliere Moretto (Prima Napoli), già componente dell’Osservatorio Unesco, che ha ricordato i principali temi già emersi in quella sede in merito alla riqualificazione di via San 
Giovanni a Carbonara e Porta Capuana ed aggiunto alcuni temi: l’attenzione a non danneggiare con il rifacimento della rete fognaria il cimitero sottostante il complesso di Santa Caterina a Formiello, l’illuminazione delle due torri (già illuminate negli anni ’60), l’assetto viabilistico dell?area dopo la fine dei lavori (anche rispetto al vicino Borgo di Sant’Antonio Abate), tenendo presente che non si tratta di una semplice riqualificazione della piazza ma di una effettiva opportunità di rivalutazione del sito storico in chiave turistica, che richiede una interlocuzione serrata con la Soprintendenza.

Su quest’ultimo punto è intervenuto anche il consigliere Langella (Agorà) che ha manifestato la necessità di assecondare con precise misure di viabilità questo rilancio, ad esempio istituendo in Via San Giovanni a Carbonara un adeguato posteggio dei taxi. L’assessore della IV Municipalità, Giovanni Parisi, ha manifestato due precise esigenze dei residenti della zona: la possibilità di modificare gli orari di accesso alla ZTL Santa Sofia/Via Duomo in virtù della presenza in prossimità del cantiere di un grande plesso scolastico che manda letteralmente in tilt il traffico negli orari di entrata e uscita degli alunni, e la possibilità di sospendere per i residenti il pagamento della somma di 150 euro annuali per la sosta nelle strisce blu, ora che questi spazi non sono disponibili per la presenza del cantiere.

Rispetto alle osservazioni dei consiglieri intervenuti, l’assessore Piscopo ha chiarito i tempi del progetto che spiegano i ritardi che attualmente si registrano: il progetto è stato infatti approvato nel 2010 dall’Unione Europea, ma solo nel 2013/2014 è stato ammesso a finanziamento; al momento sono stati conclusi 4 cantieri mentre 10 sono ancora in corso; ha ricordato il grande lavoro di confronto svolto in seno all’Osservatorio Unesco, nel quale sono state esaminate a lungo le ragioni di ogni singola modifica, e anche le assemblee pubbliche con la cittadinanza sulle principali problematiche. Inoltre va tenuto presente, ha ricordato l’Assessore, che siamo di fronte al corpo vivo della storia, che quando si interviene sulla maglia cardo-decumanica è come se si intervenisse su un monumento, con vincoli numerosissimi, e ha ribadito che tutti i progetti in corso sono sempre autorizzati dalla Soprintendenza; ha invitato i consiglieri a considerare il valore architettonico delle opere che si stanno realizzando: ad esempio, la scelta di eliminare le alberature esistenti in Porta Capuana vuole esaltare il carattere monumentale dell’area, e sono previsti, comunque, la ripiantumazione, in una posizione differente, di alberature di altro tipo; un nucleo di interventi sulla rete fognaria, sull’illuminazione, sull’arredo urbano porteranno alla valorizzazione dell’area come seconda porta di accesso al centro antico, dopo quella del decumano maggiore.

Sul piano tecnico, l’architetto Sorrentino, responsabile dei lavori, e il responsabile unico del procedimento, architetto D’Angelo, hanno illustrato i principali punti del progetto per il “Lotto 2”, che investe l’area di Via Cirillo, Via Carbonara, Via Poerio, Castel Capuano e parte di Via Tribunali. Previsto il rifacimento della rete fognaria nell’area di San Giovanni a Carbonara, la risistemazione della pavimentazione (è stato assicurato che verranno mantenuti gli stessi basoli), ed interventi omogenei per l’illuminazione e l’installazione di dissuasori per l’area pedonale. Proprio sul tema dei dissuasori è emersa tra i consiglieri la necessità di un confronto istituzionale sul tema della viabilità dell’area; l’indirizzo preciso espresso dalla commissione, ha contestato il consigliere Esposito (Partito Democratico), è che servono risposte nette da parte dell’amministrazione, e dall’assessorato alla Mobilità in particolare, che anche oggi non sono arrivate.

I presidenti delle due commissioni hanno deciso una nuova convocazione per il prossimo 18 aprile, alla presenza dei responsabili della viabilità, del commercio, dell’antiabusivismo e della stessa Sovrintendenza, per discutere nel complesso dei punti trattati oggi.