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Napoli – “30 giugno 1984” una giornata storica, irripetibile per i tifosi partenopei. Il sogno impossibile si realizza. Diego Armando Maradona è un nuovo giocatore del Napoli. Durante l’edizione delle ore 13 del TG2 dell’1 luglio 1984 viene data notizia dell’acquisto, da parte del Napoli per 13,5 miliardi di lire del fuoriclasse argentino, destinato a diventare un idolo per Napoli e i napoletani, portando la società alla vittoria di due scudetti (1987 e 1990) e della Coppa Uefa. Qualche giorno dopo, il 5 luglio, allo stadio San Paolo, di fronte a circa settantacinquemila spettatori festanti il giocatore veniva presentato al suo nuovo pubblico. Ma per portare Maradona all’ombra del Vesuvio non fu facile. Anzi. Una trattativa travagliata, infinita quella con il Barcellona, fatta di rilanci e blitz e chiusa all’ultimo minuto. 

Fu Pierpaolo Marino, all’epoca dirigente dell’Avellino, a fornire la notizia che il club blaugrana avrebbe potuto cedere il fuoriclasse sudamericano. Da qui l’idea di Antonio Juliano, che era il direttore generale degli azzurri, di contattare il Barcellona per un’amichevole. I catalani accettarono precisando che Maradona non ci sarebbe stato per un infortunio. Corrado Ferlaino si informò e scoprì che era falso. El Pibe era in rotta con il club. Così partì la trattativa. Il Barça voleva 13 miliardi di lire, convinti che il Napoli non avesse i soldi per intavolare l’affare. E infatti era vero. Il Napoli non aveva la liquidità economica disponibile, ma aveva un asso nella manica. Ferlaino chiese aiuto all’allora sindaco Enzo Scotti, che, si mise in contatto con Ferdinando Ventriglia, presidente del Banco di Napoli. Uscirono i soldi. L’ultimo giorno utile il patron del Napoli prese l’aereo e andò in Lega a Milano, dove consegnò una busta vuota. Da lì con un volo privato si precipitò a Barcellona: fece firmare Maradona e in piena notte fece ritorno a Milano correndo in Lega. All’ingresso disse alla guardia giurata che aveva sbagliato una procedura, salì negli uffici e di nascosto sostituì la busta: portò via la vuota e lasciò quella con il contratto. All’alba Napoli era in festa.