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Napoli La commissione Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, presieduta da Nino Simeone, ha discusso dello stato dei lavori in Piazza Mercato, nell’ambito degli interventi per il Grande Progetto Unesco. Sono interventi il Responsabile Unico del Procedimento, Luca D’Angelo, ed il direttore dei lavori, Raffaele Esposito.

Una riunione richiesta dal consigliere Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) per avere chiarimenti sull’andamento dei lavori in piazza Mercato. Sono infatti numerose le segnalazioni di disagi causati dai forti rallentamenti nei lavori, disagi anche di ordine igienico-sanitario connessi alla presenza di ratti nel cantiere a cielo aperto, tutti elementi che impongono risposte nette sui tempi di conclusione dell’opera e sulle decisioni che si intende prendere su alcuni punti precisi, come ad esempio la pavimentazione della piazza.

Tra i consiglieri intervenuti, Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha chiesto chiarimenti sul alcuni aspetti: se sono stati previsti interventi di archeologia programmata, volti ad evitare il blocco dei cantieri in caso di ritrovamenti di reperti antichi; quando sono stati fatti gli ultimi interventi sui sottoservizi nell’area e se esiste un cronoprogramma dettagliato degli interventi ancora da realizzare. Nel corso della riunione è intervenuto anche Luigi Rispoli, in rappresentanza dei residenti e dei commercianti di piazza Mercato, che ha chiesto risposte sui tempi di chiusura del cantiere, tenuto anche conto che molti imprenditori stanno investendo in quell’area, sui tempi per il restauro della piccola chiesa di Santa Croce al Mercato e sulla possibilità di rimodulare la pendenza di una rampa di piazza del Carmine, per consentire l’accesso ai bus turistici.

L’assessore Carmine Piscopo, intervenuto in apertura dei lavori, ha evidenziato la complessità degli interventi attualmente in corso in piazza Mercato, e in generale di tutti i cantieri del Grande Progetto Unesco. Nel caso specifico, si tratta di un’area nella quale da decenni non si interviene e, come già accaduto per altri cantieri della maglia cardo-decumana, si è resa necessaria una interruzione dei lavori per far fronte agli imprevisti fisiologici che si incontrano in simili realtà, sia sul piano dei ritrovamenti archeologici che per la situazione del tracciato dei sottoservizi. Al momento è in corso una valutazione tecnica delle criticità riscontrate, si stanno rimodulando i progetti così come già avvenuto, ad esempio, per via San Giovanni a Carbonara, e si punta a riprendere i lavori una volta sciolti questi nodi progettuali, nella sicurezza che verrà restituita alla città un’area che darà ancor più pregio al Centro Antico.

La rivisitazione progettuale in corso, ha spiegato l’architetto Luca D’Angelo, riguarda sia gli aggiustamenti per i ritrovamenti archeologici che la rivisitazione dei progetti per i sottoservizi, il cui tracciato su carta si rivela spesso non conforme a quanto si riscontra al momento dello scavo. Sulla pavimentazione, il Rup ha chiarito che tutti i basoli recuperabili verranno integrati totalmente; laddove non sarà possibile ricollocarli – e comunque nelle aree della piazza di minore interesse storico – si procederà con la pietra etnea. Esiste una mappatura delle zone più sensibili sul piano archeologico, dove si ipotizzava di poter trovare dei reperti, certo non si immaginava di individuare sotto il tracciato di una fognatura un’intera strada di epoca ellenistica: questo incide inevitabilmente sul termine dei lavori che, ha concluso, non è calcolabile con esattezza ma che si conta di raggiungere nell’arco di un anno. Il direttore dei lavori Raffaele Esposito è intervenuto per spiegare le misure di messa in sicurezza del cantiere, un’operazione di non facile gestione, anche a causa del comportamento scorretto di alcuni residenti, che spostano le recinzioni o abbandonano rifiuti di vario genere nell’area di cantiere, in questo senso si rivelano inutili le operazioni di derattizzazione che pure si fanno. Sul restauro della chiesa di Santa Croce, a giugno partirà la gara per la progettazione definitiva, e si punta a chiudere tutto entro giungo 2020; si sta anche valutando una riduzione della pendenza della rampa di piazza del Carmine. I problemi tecnici più rilevanti, oltre al ritrovamento di molti reperti archeologici in corrispondenza degli scavi per i pali per l’illuminazione, riguardano lo stato dei sottoservizi. Sul sistema fognario si stanno valutando modifiche al progetto per evitare ulteriori rallentamenti; è inoltre in corso un adeguamento dell’impianto elettrico da parte dell’ Enel, che prevede l’attraversamento della piazza con cavi di media tensione, ed il rischio di dover nuovamente rompere i tratti già ultimati. Un aspetto, quest’ultimo, che per l’assessore Calabrese va chiarito e affrontato con nettezza: è infatti necessario che la società comunichi in tempo gli interventi programmati o, se sono urgenti, li motivi adeguatamente, non è accettabile che strade da poco ultimate vengano nuovamente rotte per lavori sui sottoservizi.

Rispetto alle risposte fornite, il consigliere Aniello Esposito (Partito Democratico), pur apprezzando il lavoro svolto dai tecnici, ha chiesto maggiore concretezza sui tempi di chiusura dei lavori, e nello specifico se la fine della consiliatura, nel 2021, può considerarsi un termine attendibile. Per il consigliere Fulvio Frezza (Riformisti democratici con de Magistris) serve anche una maggiore incisività con la Soprintendenza per evitare il continuo blocco dei cantieri.

I tecnici si sono infine impegnati a fornire risposte più chiare sui tempi entro un mese, per questo il presidente Simeone, chiedendo anche una relazione dettagliata su tutti gli aspetti trattati oggi, ha annunciato che nella prossima riunione verranno invitati anche i comitati cittadini.

La commissione ha poi affrontato con l’intervento dell’assessore Calabrese e del dirigente del servizio Mobilità sostenibile, Giuseppe D’Alessio, i contenuti della delibera n.100 del 21 marzo 2019, relativa alle “Misure per il supporto della Mobilità Sostenibile, indirizzi per il road pricing in ambito urbano” che, per essere attuata in via sperimentale nel corso del 2019, va approvata contestualmente al bilancio previsionale. Il documento apre l’iter gestionale per la possibilità di richiedere una tariffa per i bus turistici che arrivano in città, un tema importante, sul quale i commissari hanno chiesto un ulteriore approfondimento in una nuova riunione indetta per domani.