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Roma – Una sfida che vale la Champions, contro il ‘suo’ Napoli. Per Maurizio Sarri domani all’Olimpico sarà una gara da amarcord, tra vecchi ricordi indelebili e un presente che però gli impone di pensare in biancoceleste e provare a sognare un quarto posto che fino a un mese fa sembrava inarrivabile. L’incrocio del destino, quello che mette tra il tecnico toscano e l’unico obiettivo rimasto a una Lazio uscita da tutte le coppe, proprio quel Napoli che lo vide salire alla ribalta dopo il primo exploit in Serie A con l’Empoli. Alla corte di De Laurentiis, l’ex banchiere raccolse la pesante eredità di Benitez e già alla sua prima stagione (2015/16) si laureò campione d’inverno dopo 25 anni dal scudetto dei partenopei, e da lì iniziò un triennio in cui stabilì tutti i più importanti record del Napoli raccogliendo in tre anni due secondi e un terzo posto. Domani di nuovo contro, esperienza già vissuta sulla panchina della Juventus quando due anni fa perse 2-1 tra i fischi dell’allora San Paolo che visse come un tradimento l’aver accettato la panchina dei bianconeri. “Contro il Napoli non sarà una sfida come le altre”, ha sempre sostenuto Sarri, che al Napoli andò vicino a un clamoroso ritorno lo scorso anno prima di accettare in estate le avances di Claudio Lotito. “Qui mi diverto come al primo anno di Napoli, anche se quella era una squadra diversa”, ha ammesso Sarri poco tempo fa. Alla Lazio ha ritrovato la dimensione di “allenatore di campo” dopo le “multinazionali” Juventus e Chelsea, e dopo i primi mesi di rodaggio ora è tornato anche a divertirsi in partita. Con Spalletti sono 6 i precedenti con 3 vittorie per l’ex romanista, 2 pareggi e un successo per Sarri, che domani troverà la sua ex squadra doppiamente motivata per via dei due pareggi delle milanesi che consentono al Napoli di tornare prima con il Milan in caso di successo. Il 28 novembre scorso finì 4-0 per i partenopei, ma era una Lazio ancora in costruzione nonostante Sarri rese onore al merito di Spalletti sottolineando che “è la squadra più forte, mi ha lasciato una grande impressione dal campo”. A distanza di tre mesi i rapporti di forza sono cambiati, in meglio per la sua Lazio. Che adesso viaggia a ritmi da Champions e che la Champions ora sogna di agguantarla davvero. Una gara spartiacque, che Sarri potrà disputare con ritorni importanti come Ciro Immobile (oggi out dalla rifinitura, si spera solo per precauzione) già in gol contro il Porto dopo una settimana di stop, e un Mattia Zaccagni che a molti inizia a ricordare il suo primo Insigne. Tenterà di recuperare anche Francesco Acerbi, tornato in panchina giovedì scorso dopo un mese e mezzo di infortunio. A centrocampo, le chiavi della regia resteranno a Leiva (Cataldi out) con Milinkovic-Savic e Luis Alberto ai suoi lati.