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Napoli – Una conta dei danni spietata e a tratti inarrestabile. La strage di alberi causata dal maltempo della scorsa settima non ha messo in ginocchio soltanto il verde dell’area flegrea e di Chiaia. Pesantissime ripercussioni si registrano infatti anche nel quartiere Secondigliano, precisamente all’interno del cimitero comunale di via del Cassano. Il camposanto, quantomai flagellato dall’ultima tempesta di vento, è ad oggi ridotto a un paesaggio lunare, con decine di pini e cipressi sradicati e precipitati su cappelle e congreghe.

A denunciare la circostanza è Francesco Canfora, segretario regionale della Fialps-Csa: «Il cimitero di Secondigliano – spiega il sindacalista – versa in questo momento in condizioni a dir poco pietose. Per quanto mi riguarda, non sussistono neppure le condizioni minime di sicurezza per tenerlo aperto al pubblico. I cittadini che ne percorrono i viali rischiano davvero di farsi male». E in effetti la situazione si presenta a dir poco critica. Alcuni degli alberi abbattuti dal vento, infatti, staccandosi dal suolo hanno creato delle grosse voragini lungo i percorsi pedonali.
 
Non solo, anche alcuni dei manufatti in muratura presentano delle preoccupanti lesioni: una congrega, in particolare, è stata danneggiata in maniera molto seria. Il Comune, dal canto suo, sta provando a metterci una “pezza” impiegando una squadra di operai che, non senza difficoltà, da alcuni giorni hanno iniziato a rimuovere gli alberi maggiormente a rischio o già sradicatisi. I tempi per tornare alla normalità si preannunciano però tutt’altro che brevi: «Come se non bastasse – conclude Canfora – il comparto cimiteriale già da alcuni mesi è oggetto di trasferimenti del personale che ne stanno aggravando l’efficienza. Assurdo anche solo pensare che in queste condizioni sia possibile far fronte in maniera adeguata ai necessari interventi di manutenzione ordinaria o, come in questo caso, straordinaria».