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Torre del greco (Na) – “A casa non restiamo, per ora vi avvisiamo” così i commercianti di Torre del Greco hanno accolto il coprifuoco partito ieri in Campania.

Si sono radunati intorno alle 22 in piazza Santa Croce. Mentre a Napoli si registravano episodi di pura guerriglia urbana nel Vesuviano è andata in atto la protesta – pacifica – degli esercenti locali. Messi alle strette dai nuovi provvedimenti per il contenimento del Covid.

A salute è ‘a primma cosa ma senza sorde nun se cantano messe. Stop affitti, tasse e utenze”. Questo il testo di uno degli striscioni portati ieri in piazza dai manifestanti.
Tanti slogan, petardi e fumogeni all’esterno della basilica cittadina ma nessun atto violento contro le forze dell’ordine per una protesta, annunciata sui social, che è restata pacifica per tutta la sua durata.

Tante le realtà associative della zona vesuviana che ieri hanno mostrato il proprio dissenso. Tra questi anche gli attivisti dell’associazione Pro Maresca, il nosocomio di Torre del Greco che da qualche giorno cura solo pazienti Covid. Un presidio sanitario che difatti oggi è negato ai residenti della città del corallo.

Vi ricordo che il sig De Luca – spiega un’attivista – ha trasformato il nostro nosocomio in ospedale Covid. Covid senza terapie intensive e sub intensive. Una trappola mortale per tutti quelli che arriveranno”.

Se vostro figlio – racconta la manifestante dell’associazione – si farà male in un incidente, rischia di perdere la vita per arrivare in ospedale. E’ già successo per un ragazzo torreese, respinto dal Maresca ha aspettato 45 minuti un ambulanza da Caivano ed ora è al Cardarelli”.