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La cornice di Napoli quale sede di questo evento è una scelta felice. Poche città al mondo rappresentano meglio la proficua interazione creata nei secoli tra patrimonio materiale e immateriale”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio del messaggio inviato a Napoli alla giornata inaugurale della Conferenza Unesco Cultural Heritage of the 21st Century che si è aperta a Palazzo Reale per concludersi il 29 novembre.
L’agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura – prosegue il Capo dello Stato – nasce nel dopoguerra dall’esigenza di una vasta opera di ricostruzione intesa non solo quale mero ripristino fisico del territorio, ma anche di riscoperta su basi diverse e migliori del rapporto stesso tra esseri umani. Questa esigenza – aggiunge – è riflessa nell’atto costitutivo laddove, nell’indicare il mantenimento della pace come obiettivo primario, si disegna una stretta correlazione tra cultura, diritti e libertà fondamentali dell’individuo senza distinzioni né discriminazioni”.

La preservazione della cultura in tutte le sue forme è fra le espressioni più alte di collaborazione fra gli Stati, oltre che fondamentale strumento di convivenza civile e di rispetto dell’altro. Un principio purtroppo ignorato oggi in tante parti del mondo. Le prime righe del documento istitutivo dell’Unesco ci ricordano – sottolinea Mattarella – che le guerre nascono nell’animo degli uomini e che è l’animo degli uomini a dover essere educato alla difesa della pace. Una considerazione che faccio volentieri mia e che ci deve spingere a costruire, partendo dal terreno privilegiato del dialogo interculturale, percorsi di reciproca comprensione fra i popoli”.

“Il nesso tra la preservazione del patrimonio culturale e altri valori fondamentali è ancora attualissimo. Nuove sfide quali l’interdipendenza sempre più stretta, il cambiamento climatico, l’urbanizzazione accelerata e i flussi migratori incontrollati ci impongono di attualizzare e ampliare gli strumenti di tutela del patrimonio, rispondendo all’imperativo di trasmetterlo intatto alle generazioni future”.
Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alla giornata di apertura della Conferenza Unesco Cultural Heritage in the 21st Century che si svolge a Palazzo Reale a Napoli.
Si tratta di un’esigenza – aggiunge Mattarella – particolarmente avvertita dalla Repubblica italiana che inserisce la tutela del patrimonio e del paesaggio fra i principi fondamentali della Costituzione. Dalle trasformazioni sociali e ambientali, a cui ho fatto riferimento, nasce la necessità di salvaguardare il patrimonio anche nella sua dimensione intangibile intesa come fattore che determina l’identità culturale dei popoli stessi, un’identità viva e dinamica descritta nelle tradizioni, nei linguaggi e nelle arti.
Sono certo che dalle vostre riflessioni scaturiranno nuovi spunti per sviluppare ulteriormente il dibattito su un tema cruciale per l’intera comunità internazionale”.

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