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Napoli – Difficilmente arriveranno entro questa sera decisioni definitive sul fronte Napoli. A Roma, il vertice del centrodestra con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani è tutto preso dal risolvere il caso che si sta facendo più spinoso politicamente per preservare gli equilibri tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia: quello di Milano. Per il quale, alla fine, potrà essere un politico puro come Maurizio Lupi a togliere le castagne dal fuoco un po’ a tutti.

Laddove proprio non si scorge alcuna soluzione, soprattutto dal punto di vista mediatico, invece, è proprio Napoli. Nel senso: per le amministrative del capoluogo partenopeo, il centrodestra deve fare sostanzialmente due scelte.
 
La prima: continuare o no a sostenere come candidato sindaco il civico Catello Maresca “andando in paradiso a dispetto del santo”? 
 
La seconda: chi scegliere, eventualmente, al suo posto?
 
Ad oggi, alla prima domanda, la risposta sembrerebbe no. Almeno per Fratelli d’Italia e buona parte di Forza Italia si è giunti già al capolinea con l’ex pm. La Lega, invece, è più attendista.
 
Per la seconda domanda, per cambiare cavallo in corsa, ufficialmente, sarebbe in campo Sergio Rastrelli, il figlio dell’ex governatore Antonio, lanciato in tempi non sospetti dal partito della Meloni. Ma altri nomi, in questi giorni, anche prima dello strappo di lunedì del “me ne fotto dei partiti” di Maresca, già sono stati sondati. In primis Raffaele Calabrò.
 
Ieri, intanto, a Bruxelles, Fulvio Martusciello, l’eurodeputato coordinatore cittadino di Forza Italia, ha fatto sapere di avere avuto modo di confrontarsi proprio con Giorgia Meloni: “Fratelli d’Italia e Forza Italia faranno lo stesso percorso, andremo con i simboli e andremo insieme. Se poi Maresca vuole andare con la Lega (che, come detto, è il partito più aperturista anche sul fronte di cancellare il suo simbolo pur di accontentare l’ex pm, ndr) ne prenderemo atto”.
 
Il tema – ha continuato il ragionamento Martusciello – è che per noi ha un senso vero l’unità del centrodestra. Forza Italia, quindi, lavorerà per questo insieme a Fratelli d’Italia. E ci auguriamo che anche la Lega segua la nostra posizione e mantenga questa unità. Sarebbe incredibile che Maresca scelga di andare solo con il Carroccio…”
 
Come dire: un paradosso. Un’altra punzecchiata. Perché Martusciello sa benissimo che Maresca vede come il fumo negli occhi in primis proprio Salvini. E ritrovarsi suo candidato sindaco non gli farebbe certo fare salti di gioia.
 
In ogni caso, che Forza Italia voglia correre col suo simbolo come Fratelli d’Italia lo conferma anche Mimmo De Siano, il coordinatore regionale degli azzurri di Berlusconi. Anche lui facendo un appello all’unità della coalizione: extra, post-Maresca.
 
E al fine di relegare Maresca al passato arriva anche quest’invito di Amedeo Laboccetta, nome storico della destra napoletana e presidente dell’associazione “Polo Sud”: per lui, con le urne che si apriranno a ottobre, il centrodestra è ancora in tempo a recuperare i mesi perduti fidandosi dell’ex pm: “Se ripartiamo uniti parlando il linguaggio che la Napoli profonda sa ascoltare, tutto è ancora possibile. Ma bisogna correre”.
 
Come? “Rivolgo un invito a Salvini, Meloni e Tajani: la prossima settimana, venite a Napoli per una bella pizza e per dare subito lo sprint giusto alla campagna elettorale. La capitale del Sud è ancora pronta ai nastri di partenza per chiudere definitivamente con l’istrionismo e la demagogia“. Leggere: Catello Maresca.