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Napoli – Polemiche a Napoli per “Mezzocannone occupato”, il complesso nella omonima strada del quartiere universitario. L’immobile, in disuso da anni dopo essere stato sede di uffici amministrativi, è luogo di attività di collettivi universitari ed esponenti dei centri sociali. Tutti residenti di via Mezzocannone denunciano il “disturbo” prodotto da quel centro sociale al civico 14. Parole chiare messe a verbale, come riporta l’edizione odierna de ‘La Repubblica’: “Subiamo musica ad altissimo volume fino alle 3 del mattino, i lampadari delle case si muovono. Dondolano…”. E’ stato aperto un fascicolo di indagine dalla Procura dopo una serie di denunce firmate dal comitato per la quieta pubblica e la vivibilità cittadina presieduto dall’avvocato Gennaro Esposito. Tra ottobre e novembre gli agenti – su delega della Procura – hanno ascoltato diversi cittadini. Prima ancora sono stati eseguiti rilievi fonometrici per calcolare l’effettivo livello di decibel raggiunto durante concerti, feste ed altri eventi organizzati nell’immobile. Nelle denunce inviate in Procura sono allegati foto e video: si vedono immagini con file lunghissime di giovani che aspettano di entrare nel centro sociale.