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Napoli – Tutto troppo fresco per non avere nella mente le immagini dell’addio, o forse l’arrivederci, di Lorenzo Insigne al Napoli. Una giornata intensa, piena di emozioni, vissuta come un evento al di là della partita tra gli azzurri e il Genoa. E l’occasione per parlarne è arrivata nel giorno della presentazione del libro di Valter De Maggio, con due ex giocatori del Napoli, Francesco Montervino ed Emanuele Calaiò.

Avrei voluto viverla anche io una giornata così – inizia l’ex capitano. Credo che Lorenzo lo ricorderà per tutta la vita. Non deve essere giudicato, per restare in maglia azzurra c’era bisogno che entrambe le parti lo volessero. Evidentemente una delle due parti non ha voluto. Resta una parte della storia di questo club, uno dei grandi capitani del Napoli, uno scugnizzo che porterà il nome della città in giro per il mondo”.

Una scelta sicuramente sofferta secondo l’arciere azzurro.

Un giocatore straordinario e un figlio di Napoli che non indosserà i colori della sua città. Da domani farà sicuramente strano. Credo che lo stesso Lorenzo immaginasse di chiudere la carriera a Napoli. Non è stato possibile e ha trovato una soluzione difficile ma che fa crescere. Ho notato il dolore nei suoi occhi ma bisogna solo dirgli grazie per il professionista che è stato”.