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Napoli – Sul motorino in tre, senza casco, sfrecciando e impennando tra i malcapitati passanti. L’ultima sfida delle baby gang napoletane punta dritto ai palazzi del potere. L’ennesimo affronto si è consumato, e l’episodio è tutt’altro che sporadico, nella centralissima piazza Municipio, proprio davanti al Comune, e a poche decine di metri da via Medina, dove si trova invece la Questura partenopea.
Il video appena diffuso dal comitato Vivibilità cittadina lascia ben pochi margini di manovra all’immaginazione. Le immagini sono infatti a dir poco eloquenti. Nel cuore della notte alcune comitive di adolescenti sfrecciano con i propri motorini davanti a Palazzo San Giacomo, incuranti della presenza di passanti. Uno degli scooter guidato da una ragazzina quasi sfiora alcuni clienti seduti ai tavolini del bar. Insomma, l’anarchia più totale. Le forze dell’ordine e le istituzioni? Non pervenute. Durissimo, sull’episodio, il commento del comitato Vivibilità cittadina: “Queste immagini sono la risposta al questore Antonio De Iesu che ha esortato i cittadini a denunciare. Ebbene, noi come comitato denunciamo eccome. Noi addirittura denunciamo, ad esempio, prima ancora che accadano, eventi abusivi o veri e propri reati, mettendo le istituzioni in guardia e chiedendo un intervento preventivo. Secondo Voi quante volte sono intervenuti? A noi purtroppo ci consta pochissime volte. Come si può avere fiducia nella Questura quando proprio sotto il palazzo della Questura si celebra ogni giorno il “festival del parcheggio abusivo”? È evidente, allora, che occorre che le istituzioni si avvicinino ai cittadini con professionalità; che i vertici di queste istituzioni non lascino soli i loro dipendenti, nel caso di specie agenti ed operatori del rispetto delle regole. Ebbene, quale denuncia noi cittadini dovremmo fare per lo scempio che accade sotto i palazzi del potere? Come è possibile che al cittadino quando riferisce, per senso di cittadinanza, fatti gravi ed addirittura reati, ad una istituzione la risposta è sempre quella di denunciare scrivere anche quando il sopruso o il reato avviene sotto gli occhi del preposto all’Istituzione stessa? Basta! L’anno nuovo inizi con un rinnovato impegno, con un rinnovato patto sociale tra cittadini e istituzioni! Il 26 gennaio manifesteremo anche per questo”.