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Napoli – È ormai guerra totale all’interno dell’azienda di trasporto pubblico napoletano. Dopo lo stop al prolungamento dell’orario notturno della funicolare centrale determinato dall’assenza per malattia di tre dipendenti e il conseguente durissimo attacco scagliato dall’amministratore unico Nicola Pascale nei confronti dei lavoratori, è adesso il turno delle parti sociali.

A dare fuoco alle polveri sono state le dichiarazioni rilasciate da Amedeo D’Alessio, segretario generale della Filt-Cgil, all’indomani dello scontro tra l’ingegner Pascale e i dipendenti: “Se qualcuno vuole protestare o mettere in campo atteggiamenti ostruzionistici non mi trova d’accordo“. Apriti cielo. La replica dei colleghi dell’area “autonoma” non si è, neanche a dirlo, fatta attendere e porta la firma del sindacalista Usb, Marco Sansone: “Che la situazione in Anm sia difficile, che non si riesca a garantire l’ordinario mentre si chiedono prestazioni straordinarie ai lavoratori, che il management aziendale abbia perso il polso reale della situazione e che l’amministrazione comunale, per conto del sindaco Luigi de Magistris, preferisca attaccare i lavoratori anziché assumersi le responsabilità della gestione aziendale, è ormai palese“.

A questo punto Sansone va dritto al nocciolo della questione: “Quello che è proprio inaccettabile è che la Filt-Cgil, per conto del suo segretario generale Amedeo D’Alessio, “ciacchi e ammerichi”! Chi rappresenta i lavoratori, a meno che non abbia prove e quindi denunci, non può parlare di “atteggiamenti ostruzionistici” da parte di lavoratori malati. Questo l’hanno già fatto il sindaco di Napoli e l’amministratore unico dell’Anm. Se poi qualcuno pensa che ci sia “malafede” da parte di qualche dipendente, allora non finga di criticare sindaco e management aziendale. La Filt Cgil, in soldoni, decida se stare da una parte o dall’altra“.

Sansone rincara quindi la dose: “In ogni caso, e fino a prova contraria, noi staremo dalla parte dei lavoratori, perché al di là di quello che dice il sindaco, e cioè che sia stato lui a salvare l’Anm, noi continuiamo a credere che l’azienda l’abbiano salvata proprio quei lavoratori che oggi si diverte a denigrare ed a mettere alla gogna quasi tutti i giorni. Ricordino, sindaco, azienda e parti sociali, che i lavoratori dell’Anm non hanno mai smesso di “pedalare”, pur senza garanzie future, pur senza soldi pregressi, pur senza che qualcuno ne riconoscesse i sacrifici. I lavoratori dell’Anm hanno “abbuscato” e “abbuscano” tutti i santi giorni, ma continuano a fare quello che possono. Se le dichiarazioni di Luigi de Magistris e Nicola Pascale potevamo aspettarcele, quelle della Cgil devono farci pensare: Vladimir Lenin diceva che chi non sta da una parte o dall’altra della barricata, è la barricata“. Il Natale di fuoco della partecipata del Comune di Napoli sembra essere soltanto all’inizio.

(nelle foto il sindacalista Marco Sansone, il cartello che comunica lo stop alla funicolare e il “sopralluogo” eseguito dall’ingegnere Pascale dopo il disservizio)