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Napoli si prepara ad avere un nuovo Santo. Papa Francesco ha dato il via libera al decreto riguardante il miracolo attribuito al Beato don Giustino Maria Russolillo, parroco fondatore dei Vocazionisti, avviando così l’iter per la proclamazione a Santo. Il Pontefice ha ricevuto ieri in udienza il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, monsignor Marcello Semeraro.

Don Giustino Russolillo è nato a Pianura, quartiere di Napoli, il 18 gennaio 1891 ed è morto il 2 agosto 1955. Il miracolo che porterà alla canonizzazione di don Giustino Russolillo riguarda la guarigione di un giovane vocazionista avvenuta il 21 aprile 2016 a Pozzuoli (Napoli). Il religioso di origine malgascia (Madagascar) fu trovato a terra nella sua camera in mezzo a chiazze di sangue e fu ricoverato il 16 aprile in condizioni molto gravi per danni all’apparato respiratorio. Lo stesso giorno del ricovero il superiore provinciale della Congregazione invitò tutti i confratelli a pregare “don Giustino” per la guarigione e uno di loro il 18 aprile portò un’immagine del beato con una reliquia e la depose sul corpo del religioso malato. Quel giorno la situazione clinica era ancora molto grave, il 21 le condizioni migliorano in modo repentino e il giovane vocazionista esce dal coma fino a essere dimesso il 3 maggio.

Russolillo fu ordinato sacerdote il 20 settembre 1913 nella cattedrale di Pozzuoli. Il processo di beatificazione iniziò il 18 gennaio 1980: il parroco napoletano è stato dichiarato venerabile da papa Giovanni Paolo II il 18 dicembre 1997 e beato il 7 maggio 2011 da papa Benedetto XVI.