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Napoli – Nella casa circondariale femminile di Pozzuoli si respira l’atmosfera natalizia. Molte delle detenute potranno tornare a casa e festeggiare in famiglia, grazie ai permessi premio. Per le donne che  invece non avranno questa possibilità, la comunità di Sant’Egidio ha organizzato una festa con un ricco buffet e un concerto, per ballare, cantare e far vivere a tutte il clima natalizio.

La festa ci sarà il 30 dicembre e sarà un’occasione per regalare momenti di gioia e serenità, offrendo umanità e sostegno alle detenute che, pur avendo commesso errori nella vita sono pronte a riscattarsi e risollevarsi. Sono numerosissime le testimonianze di queste donne che nonostante la detenzione, riescono a sconfiggere i momenti di depressione e solitudine, che nel carcere sono sempre dietro l’angolo. Come Valentina, una bellissima ragazza di 25 anni, che sta scontando la sua pena di un anno e mezzo.  La ragazza come ha raccontato a Il Mattino: «Ho fatto una rapina, una sola, la prima in vita mia. È andata male, o forse bene: dopo una settimana sono venuti ad arrestarmi». Una storia che l’ha sicuramente segnata molto ma che è pronta a vedere come un nuovo trampolino di lancio per la vita che l’aspetta fuori. La settimana scorsa ha anche partecipato al presepe vivente, che è stato organizzato per far vivere le emozioni della natività all’interno di un carcere. Dodici quadri “viventi” sulla Natività, che hanno visto protagoniste 40 detenute di 9 nazionalità. Un percorso didattico per sintetizzare tradizione popolare, religiosità e anche il paganesimo.

Ieri mattina nel carcere detenute è stato regalato uno spettacolo musicale, il quartetto Discantus, ed è arrivato il cardinale Sepe per fare a tutte gli auguri di Natale: «Sono qui per dirvi che vi vogliamo bene, la Chiesa vi sta accanto e anche il Signore è con voi. – ha detto il Cardinale –  L’importante è non arrendersi mai: tutti possiamo sbagliare, quel che conta è cambiare, E chi è senza peccato scagli la prima pietra».