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Dopo la sentenza di patteggiamento della Corte dei conti con cui il sindaco Manfredi ha dovuto restituire all’erario 210.000 euro a fronte degli oltre 700.000 indebitamente percepiti, da più parti sono state formulate domande alle quali non ha risposto. Ad almeno una però non può non rispondere perché attiene al cuore della questione morale per chi ha ricoperto o ricopre cariche pubbliche così importanti come essere rettore della più antica università del mondo e sindaco di una delle città più importanti del mondo”. Lo afferma, in una nota, Luigi de Magistris.
Manfredi deve dire pubblicamente chi sono i committenti pubblici e/o privati che gli hanno conferito gli incarichi che ha espletato in violazione di legge. Non si può avvalere della facoltà di non rispondere, non è questo un procedimento penale, è una domanda pubblica che attiene all’etica e alla trasparenza – sottolinea l’ex sindaco – si deve dissipare il dubbio, che nel persistere del suo silenzio colpevole diviene legittimo sospetto, che vi siano stati o vi siano ancora tuttora gravi conflitti di interesse tra la carica pubblica ricoperta e chi ha gli ha fatto avere incarichi così lautamente retribuiti”.