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Napoli – Insieme all’assessora Monica Buonanno, la commissione Lavoro, presieduta da Vincenzo Solombrino, ha incontrato una delegazione dei lavoratori dell’ex Progetto APU (Attività di Pubblica Utilità) che sono stati impiegati dal Comune di Napoli in diverse attività.

Alla riunione di oggi erano stati invitati anche i rappresentanti della Regione Campania e della Città Metropolitana. La loro assenza è stata criticata dal presidente Solombrino, che ne ha sottolineato l’importanza ai fini della discussione.

Il progetto APU – ha illustrato Monica Buonanno, assessora alle Politiche sociali e al Lavoro –  ha riguardato una platea di 2600 lavoratori nell’ambito di un piano varato dalla Regione Campania nel 2016, finanziato con fondi europei nel 2016 e rivolto ad ex percettori di ammortizzatori sociali. Di questi lavoratori, circa 100 sono stati impiegati dal Comune di Napoli per attività in vari settori, tra i quali la cura del verde, la voltura degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e attività di supporto alle Municipalità, per una durata massima di sei mesi”.

Va chiarito – ha specificato l’Assessora – che non è mai stata contemplata la proroga di questo progetto, che per definizione è una misura “spot” rivolta alla formazione di un numero quanto più ampio di persone”.

Gli unici casi in cui gli stessi soggetti coinvolti sono stati impiegati nuovamente dalle stesse amministrazioni riguardano percorsi di tirocini formativi finanziati con fondi propri. Una possibilità che non esiste per il Comune di Napoli, che si è pertanto attivato direttamente presso il Ministero per una interlocuzione per nuove opportunità di lavoro rivolte sia agli ex lavoratori APU che ad altre categorie analoghe. Va ricordato, però, che nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso e che la competenza in materia di politiche attive del lavoro resta in capo alla Regione che, fino a questo momento, non ha risposto alle ripetute richieste di confronto da parte dell’amministrazione comunale. La recente esperienza del Pon Metro, che ha visto il Comune svolgere il ruolo di gestore diretto dei fondi – ha concluso l’assessora – può costituire un modello virtuoso per future progettualità”.

A nome della della delegazione dei lavoratori, Govanni Pagano ha ricordato i numerosi e infruttuosi tentativi di confronto con la Regione Campania, alla quale si chiede di far conoscere i dati sulla collocazione successiva delle persone impegnate in progetti di formazione, per i quali sono stati spesi in questi anni oltre 200 milioni di euro. Al Consiglio comunale si chiede una concreta azione di sostegno dei lavoratori.

Nel dibattito, il consigliere Nino Simeone (Agorà) ha evidenziato che dalla finanziaria regionale si potrà verificare la volontà di investire sul tema del lavoro e che è impossibile oggi dare risposte in assenza degli unici interlocutori competenti in materia.

Diego Venanzoni (Partito Demoncratico), ricordando che la legge che prevede l’attività di questi lavoratori è molto chiara sull’impossibilità di una proroga, ha invitato tutte le forze politiche presenti in Consiglio a intraprendere un’azione comune per verificare la possibilità di elaborare nuovi percorsi.

Disponibilità dimostrata subito dal consigliere Salvatore Guangi (Forza Italia), che ha ricordato l’analogo impegno per la vicenda dei lavoratori Bros. Laura Bismuto (DemA), che ha richiesto il confronto odierno, ha ricordato che accanto alle difficoltà dei lavoratori alle prese con la battaglia per una occupazione stabile, esistono le difficoltà degli enti locali che devono fare i conti con i vuoti in organico creati dai pensionamenti. Resta inspiegabile, ha concluso, la totale chiusura manifestata dalla Regione, alla quale si contrappone l’impegno dell’amministrazione comunale per trovare nuove soluzioni.

Nel corso delle prossime settimane, ha annunciato il presidente Solombrino, la commissione inviterà nuovamente l’assessora Buonanno per illustrare nel dettaglio le progettualità oggetto del confronto tra Ministero e Comune di Napoli.