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Napoli – La seduta del Consiglio comunale si è sciolta per mancanza del numero legale. Alla verifica chiesta dal consigliere del M5s, Matteo Brambilla, hanno risposto solo 17 consiglieri e pertanto il vicepresidente dell’assemblea, Salvatore Guangi, ha sciolto la seduta. Al momento della verifica, l’aula stava discutendo rispetto ai temi che il Consiglio può o non può trattare in seconda convocazione. La Conferenza dei capigruppo, infatti, aveva provveduto nelle scorse settimane a convocare i lavori per oggi, 30 giugno, e in seconda convocazione per venerdì 2 luglio. Tema su cui il consigliere di Fdi, Andrea Santoro, ha chiesto in aula il parere del segretario generale dell’amministrazione, Monica Cinque, che ha spiegato che ”il parere precedentemente espresso non risulta allo stato superato da successivi interventi normativi e dunque il Consiglio può procedere alla trattazione in seconda convocazione degli argomenti non trattati nella seduta in prima convocazione, se questa dovesse poi sciogliersi anche in un momento successivo a quello dell’appello iniziale”. Prima dello scioglimento, l’assessore al Verde, Luigi Felaco, ha tenuto un’informativa sulla questione dell’affidamento della cura del verde della Villa Comunale. L’assessore ha riferito che l’Avvocatura ha rilevato vizi procedurali della delibera del 2019 nell’ambito dei controlli propedeutici alla stipula della convenzione con l’associazione Green Care, vincitrice dell’avviso pubblico, e di conseguenza ”il servizio competente ha avviato la procedura per l’annullamento dell’atto”. L’assessore ha tuttavia ribadito ”il pieno sostegno dell’amministrazione alle forme di collaborazione con il mondo associativo per la cura del verde” ed ha auspicato ”l’adozione dei correttivi necessari per l’attuazione di questo progetto’