- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – L’associazione Quartieri Spagnoli Onlus ricorda il giovane Ugo Russo, il 15enne deceduto all’Ospedale Vecchio Pellegrini nella notte dello scorso week end a Napoli.

La sua scomparsa ha scosso l’intera città, lasciando dietro strascichi di commenti contrastanti. Tra chi difende il carabiniere, che ricordiamo si è difeso in ogni caso da una rapina, e chi pensa che la legittima difesa invece sia stata eccessiva.

L’unica certezza, però, è che la città partenopea ha perso un suo piccolo figlio, decisamente troppo presto.

Oh, se sapessi dov’è la strada che torna indietro, la lunga strada per il paese dei bambini”. Così l’associazione dei Quartieri Spagnoli ricorda Ugo, citando una frase di Dietrich Bonhoeffer.

Il giovane era stato, infatti, negli scorsi anni al centro dell’associazione, partecipando (come si vede in foto) a progetti lanciati dagli operatori della onlus napoletana.

Purtroppo la strada che torna indietro oggi non c’è. Ugo Russo ha perso la vita a soli 15 anni mentre tentava una rapina nella zona “buona” della città, Santa Lucia. Ma questo è solo l’epilogo di una vita svezzata troppo presto. Perché in certi quartieri di Napoli, per necessità, occorre essere grandi già da subito. Così laddove non si mettono in atto “drastiche” misure sociali, purtroppo, la strada scelta non sarà sempre la migliore. Nei giorni in cui si discute animatamente in tutta Italia sulla vicenda, su chi ha torto o ragione, su chi ha vinto o perso, ricordiamoci che la morte di un giovanissimo sarà sempre e comunque una sconfitta per tutta la comunità.