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Napoli – Napoli non respira. Napoli, se respira, muore. Questa mattina la rabbia dei cittadini della zona est è esplosa. I miasmi micidiali che provengono dal sito di stoccaggio di rifiuti di via Nuova delle Brecce, al confine tra Gianturco e Ponticelli, gestito dall’Asia, sono sempre più insopportabili. Percolato ovunque, gabbiani, rifiuti accumulati per terra: una bomba ecologica che era destinata, inevitabilmente, a esplodere.

Il Comune, a partire dal sindaco Luigi de Magistris, è assente. Assente come le forze dell’ordine, la magistratura, la polizia municipale. Assente come gli irriducibili ambientalisti, che essendo tutti a sostegno del sindaco,a partire dai “gretini” partenopei, fanno finta di non vedere. Si girano tutti, ma proprio tutti, dall’altra parte. La situazione è ormai insostenibile: si annunciano manifestazioni di protesta, si spera che le istituzioni intervengano. Si spera che non sia troppo tardi. Intanto stamattina un gruppo di residenti del quartiere ha presidiato l’ingresso del sito dando vita a una manifestazione di protesta.

di Carlo Tarallo