- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Sempre più lontano dalla Juventus in campionato, il Napoli incassa la seconda scottante delusione stagionale dopo l’eliminazione dalla Champions League. Per gli uomini di Ancelotti resta solo l’Europa League ed un secondo posto da difendere. Due mesi da dimenticare dove gli azzurri hanno intrapreso un viaggio in salita pieno di passi falsi e incertezze. 

Ieri sera gli azzurri hanno deluso disputando una gara scialba e con poche idee. Continua la maledizione dello stadio San Siro, infatti, ormai da due anni i partenopei non riescono più a vincere nello stadio milanese: dopo i due pareggi ottenuti l’anno scorso a reti bianche, quest’anno contro Inter e Milan in campionato sono arrivate una sconfitta e un pari mentre un’altra sconfitta è stata rimediata in Coppa Italia. Il dato che preoccupa è che nelle ultime 5 partite giocate a Milano il Napoli non è mai riuscito a segnare tra campionato e Coppa Italia. Zero gol in cinque presenze che, vista la potenza offensiva della squadra partenopea, pesano come macigni e devono per forza rappresentare un campanello d’allarme. Tutta la squadra di Ancelotti ha fallito l’approccio mentale con la gara, presentandosi in campo senza la grinta e la rabbia indispensabili in una sfida a eliminazione diretta. La differenza in campo l’ha fatta soprattutto la cattiveria degli attaccanti. Il reparto offensivo del Napoli è sembrato spento nelle idee e spento nel fisico. Insigne ha avuto due ottime occasioni per far gol, gettate al vento con altrettanti tocchi morbidi tra le braccia di Donnarumma. Dall’altra parte invece ha colpito in maniera implacabile il “pistolero” Piatek, approfittando delle distrazioni della difesa azzurra. 

Il Napoli pare essere un ricordo lontano della squadra che abbiamo ammirato in passato, la testa in questo momento pare non corrispondere a quello che dicono le gambe. Manca quella voglia di stupire che aveva fatto la differenza negli anni scorsi.  Il contraccolpo è stato forte e allo stesso tempo doloroso, perché la formazione partenopea teneva molto all’obiettivo della Coppa Italia, come hanno ammesso del resto tutti i giocatori dopo la deludente prestazione. Questo può essere quindi il momento giusto per provare qualcosa di nuovo e dare ai big la chance di tirare il fiato, per ritrovare in fretta la condizione migliore. Ora tocca ad Ancelotti fare la seconda rivoluzione. Il Napoli 2.0 è nato dopo un’altra sconfitta esterna, quella di Marassi contro la Samp, esattamente un girone fa. Serve la nuova svolta, serve la versione 3.0 del Napoli. Solo così si può provare a salvare una stagione. A metà febbraio inizia l’Europa League con la sfida dei sedicesimi con lo Zurigo. Un appuntamento da non fallire.