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Napoli – La regola prevede che più tiri e più segni. Al Napoli in questo periodo sta capitando il contrario. Eppure la squadra di Carlo Ancelotti produce tanto, più degli scorsi anni, ma il problema sta in quanto riesce a concretizzare. Quello che emerge guardando alle statistiche è quanto la squadra azzurra sia in un certo senso sciupona, poco cinica. La squadra è quella, che tira più di tutte in Serie A, dopo l’Atalanta (141), con 133 tiri da inizio stagione. Come è possibile dunque che spesso, come ad esempio con il Genk e il Cagliari, non si riesca a buttarla dentro? Gli uomini di Ancelotti non sembrano avere grandi problemi a costruire gioco d’attacco e occasioni da rete. Il problema sta nella crisi in fase realizzativa degli attaccanti. Crisi che però aveva iniziato ad emergere già la scorsa stagione. Il Napoli è sempre lo stesso. Lo stesso Napoli sciupone, a tratti inconcludente, emotivamente e psicologicamente fragile.

Non è la prima volta che il Napoli raccoglie meno di quanto semina e la mancanza di cattiveria davanti alla porta sta pesando troppo in questo momento della stagione. Manca cinismo e precisione. Questo del “mal di gol” è un problema che Ancelotti sarà chiamato a risolvere per evitare la dispersione di energie e di risultati. Anche nell’ultima partita in casa contro il Brescia, si contano 16 tiri scagliati dagli azzurri, a conferma di quanto il Napoli abbia la necessità di restare più concentrato, di crescere nella determinazione in campo. Ancelotti avrà il suo bel da fare. Serve un cambio di marcia immediato, prima che sia troppo tardi.