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Vico Equense (Na) – Il Premio Scientifico Internazionale “Capo d’Orlando” come non lo avete mai visto. I Premi Nobel visti da una prospettiva inedita, quotidiana, informale, familiare. È questo il focus della mostra “I Nobel a Vico Equense” che farà da anteprima al 25ennale del Premio e che sarà inaugurata domenica 21 maggio alle ore 12 nella sede del Municipio Storico di Vico Equense, organizzata dal Museo Mineralogico Campano Fondazione Discepolo con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Vico Equense. L’esposizione, fotografica e multimediale, che sarà visitabile fino a domenica 28 maggio, racconta del “dietro le quinte” della permanenza vicana degli illustri scienziati che si sono susseguiti nelle edizioni del Premio. Tra escursioni nella natura, visite al patrimonio artistico e culturale cittadino, degustazioni di prodotti tipici locali e cucine stellate, i 18 Premi Nobel già insigniti con la targa d’argento sono diventati anche loro estimatori e testimonial del nome di Vico Equense nel mondo, contribuendo ad aumentarne la popolarità. «In occasione dei 25 anni del Premio Capo d’Orlando – dichiara il dott. Umberto Celentano, organizzatore della manifestazione e direttore del Museo Mineralogico Campano – abbiamo deciso di rendere pubblico questo inedito patrimonio fotografico, che testimonia l’entusiasmo e l’apprezzamento dei Nobel nel visitare la nostra terra, espresso anche con significative dediche».    

La mostra inaugurerà ufficialmente la 25esima edizione del “Premio Scientifico Capo d’Orlando” che si terrà martedì 23 maggio, alle ore 18, nel Castello Giusso. Arriverà Svante Pääbo, Premio Nobel in carica per la Medicina e 19esimo nella storia della manifestazione. Saranno inoltre insigniti il Prof. Giuseppe Remuzzi (direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano), il Prof. Gabriel Zuchtriegel (direttore del Parco Archeologico di Pompei), il Dott. Carlo Pontecorvo (presidente di “Ferrarelle Società Benefit”), il Prof. Giorgio Manzi (paleoantropologo dell’Università La Sapienza di Roma) e il Prof. Maurizio Bifulco (ordinario di Patologia generale all’Università Federico II).