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Napoli – Svolta nell’omicidio di Mihaela Stoicescu, 50 anni, la donna che morì durante una rapina finita male il 13 marzo a Noventa Vicentina. Dopo tre mesi di indagini, i Carabinieri di Vicenza hanno notificato a Napoli un provvedimento di arresto ai danni di due uomini, ritenuti responsabili della morte della rumena. Si tratta di Maurizio Buoniconti, di 45 anni ed Enrico Pace di 29, entrambi napoletani. Questa mattina l’Arma partenopea ha fatto partire l’operazione per l’arresto, andata a buon fine per il primo, non per l’altro che è riuscito a scappare.

L’episodio del quale dovranno rispondere i due è di una violenza inaudita. La 50enne era seduta nella sua macchina in attesa che il nipote finisse alcune operazioni in Posta, quando ha visto entrare in macchina i due rapinatori. Uno di questi ha aperto lo sportello della macchina e cercato di gettare la donna al di fuori ma la stessa si è opposta. A questo punto la macchina è partita con la Stoicescu che è rimasta attaccata alla portiere dell’auto che ha cominciato la sua corsa, impattando due auto e un’ambulanza. La 50enne è rimasta gravemente ferita dopo i colpi subiti ed è caduta sull’asfalto. A nulla è valsa la corsa all’ospedale, la donna è morta poco dopo.

Da questo episodio è partita l’indagine che in poco tempo è arrivata a dare un volto ai due uomini. Tutti particolari che sono stati spiegati in conferenza stampa questa mattina.

Abbiamo portato avanti un’indagine tradizionaleha commentato il colonnello dei Carabinieri di Vicenza, Alberto Sanninima con tecniche moderne. Abbiamo controllato oltre cinque milioni di tracce telefoniche per riuscire a risalire agli autori di questo omicidio. Si tratta di pendolari del crimine che, quando hanno l’opportunità di poter racimolare soldi, decidono di andare in trasferta. Evidentemente queste zone sono più idonee”.

Del tipo di implicazione di Buoniconti e Pace ha parlato il pubblico ministero Angelo Parisi.

Ci sono due ruoli diversi tra chi ha commesso la rapina e l’uomo che ha trascinato la donna, ma comunque c’è un concorso nel reato con un’ipotesi di esito mortale che era ampiamente prevedibile, data la condotta dei due. E’ odioso vedere quanto poco interesse ci sia nei confronti di una vittima portata alla morte in maniera volontaria”.