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Si aprirà formalmente il prossimo 14 novembre il dibattimento del processo per la morte di Ugo Russo, il 15enne ucciso la notte del 29 febbraio del 2020, nei pressi del borgo di Santa Lucia, a Napoli, mentre cercava di rapinare l’orologio a un carabiniere insieme con un complice.

La Corte di Assise di Napoli ha deciso di rinviare l’udienza dopo avere accolto la richiesta presentata dagli avvocati della parte civile di citare in giudizio il responsabile civile, individuato nel ministero della Difesa. Il rinvio – un atto dovuto – si è reso necessario in quanto per regolarizzare il contraddittorio tra le parti in causa occorre che all’udienza prenda parte anche l’Avvocatura dello Stato. Presenti in aula i genitori di Ugo Russo accompagnati dai legali, gli avvocati Domenico Di Donato, Giovanni Fusco e Antonio Mormile. Assente, questa volta, l’imputato, accusato di omicidio volontario aggravato, che è difeso dagli avvocati Mattia Floccher e Roberto Guida. I pubblici ministeri sono i sostituti procuratori di Napoli Simone de Roxas e Claudio Siragusa.