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Non solo custodivano droga ma gestivano una parte del fiorente market dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona del Borgo sant’Antonio, un dedalo di vicoli tra via Foria e corso Garibaldi in mano alla camorra e nelle mani di africani. Proprio nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, con particolare attenzione al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, i finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno eseguito un intervento repressivo in una delle piazze di spaccio più fiorenti della città, quella del Borgo sant’Antonio, luogo di ritrovo dei cittadini napoletani, anche giovanissimi.

In particolare, i finanzieri del I° Gruppo Napoli, nel prosieguo di mirate attività info-investigative nei confronti di soggetti dediti all’illecita attività, sono riusciti, nonostante la delicatissima zona di intervento, ad arrestare tre cittadini di origine nigeriana dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope. Questi, all’interno di un “basso”, in un vicolo adiacente all’area mercatale, al momento dell’intervento, avvenuto alle prime ore dell’alba, sono stati sorpresi in possesso di quasi 2,5 chilogrammi, fra hashish e marijuana, divisi in dosi già confezionate per lo spaccio finale o ancora racchiuse in confezioni sferiche di nastro adesivo, mischiate a prodotti alimentari etnici allo scopo di occultarle ad eventuali controlli di polizia. Tutta la sostanza stupefacente, che avrebbe fruttato, nell’illecita attività di spaccio, oltre 40 mila euro, è stata sequestrata, mentre i 3 soggetti, dell’età compresa tra i 23 ed i 30 anni e tutti regolarmente residenti in Italia, sono stati arrestati per il reato di “produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope”. I risultati conseguiti testimoniano il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza quale imprescindibile presidio di legalità a tutela dei cittadini e della collettività, dimostrato dal costante impegno svolto in un contesto ambientale fortemente permeato dalla criminalità e persistentemente refrattario alla penetrazione delle forze dell’ordine, anche in riferimento ai gruppi criminali extracomunitari insistenti sul territorio nazionale.