- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Un protocollo d’intesa con Prefettura e Anci Campania con l’istituzione di una unità di controllo per ‘blindare’ i finanziamenti PNRR da ogni possibile infiltrazione della criminalità organizzata. Questa è la proposta inoltrata oggi al prefetto di Napoli Claudio Palomba dal presidente di Anci Campania Carlo Marino e dal vicepresidente di Anci Campania e sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino, promotori dell’iniziativa.
L’obiettivo – spiegano Marino e Cimmino – consiste nell’istituire un gruppo di lavoro mirato a verificare la gestione dei fondi, i risultati raggiunti, le misure necessarie per assicurare l’avanzamento dei progetti e per garantire la trasparenza delle procedure, mettendo in campo un’attività di prevenzione all’insegna della trasparenza e della legalità”.
L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ormai da due anni ha stravolto le abitudini di vita dei cittadini. Ma nel contempo si aprono scenari importanti per gli enti locali.

C’è la consapevolezza di disporre di un’occasione straordinaria di ricostruzione: con i fondi del PNRR si aprono orizzonti inesplorati per tutti i Comuni della Regione Campania, che hanno già presentato i primi progetti per il rilancio delle città” spiegano Marino e Cimmino. È evidente, tuttavia, il rischio che le ingenti risorse messe a disposizione di tutti i Comuni ad opera del Governo nazionale “possano essere oggetto di interesse da parte della criminalità organizzata – proseguono. Un’ipotesi rispetto alla quale è necessario adottare tutte le forme di tutela opportune per evitare che questa fase così importante di crescita dei territori possa essere inquinata dalle potenziali infiltrazioni della camorra negli appalti che scaturiranno dalle assegnazioni di fondi ai Comuni che hanno già iniziato a presentare richieste di finanziamento”.
Per questo motivo – concludono il presidente e il vicepresidente di Anci Campania nella lettera inoltrata al Prefetto di Napoli – è nostra intenzione proporre la stipula di un protocollo d’intesa per blindare i finanziamenti del PNRR da ogni potenziale infiltrazione, mettendo in campo un’attività mirata di prevenzione all’insegna della trasparenza e della legalità, nella consapevolezza che la sinergia e la cooperazione tra Istituzioni rappresenta lo strumento migliore a disposizione degli enti locali per difendersi da ogni eventuale infiltrazione criminale”.