- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Esaurite (virtualmente) a Napoli e dintorni, in poche ore, le scorte di Maalox, dopo l’ipotesi di una candidatura del magistrato antimafia Catello Maresca contro Vincenzo De Luca alle prossime elezioni regionali in Campania

La sinistra (tutti gli eredi, dal Pds al Pd) è stata la prima forza in Italia a sdoganare l’impegno politico dei magistrati: da Antonio Di Pietro a Luciano Violante. Eppure, è bastata l’idea che un magistrato (apprezzato da tutti per il suo reale impegno contro camorra e malaffare) come Maresca possa essere corteggiato dal centrodestra e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, per scatenare rabbia, timori e malori (virtuali) in tutta la sinistra radical napoletana.

Urge una doppia dose di Maalox (sempre virtuale è bene chiarirlo) per l’ex senatrice Graziella Pagano (che si fregia di essere amica di Maresca).

Dal suo profilo è un travaso di bile e timori: “Quindi, se ho capito bene, si sta preparando una coalizione anti De Luca che va da Luigi de Magistris alla Meloni, passando per Salvini un pezzo dei Verdi, tre quarti di Edinho e un quarto di Zico da girare a Silvio Berlusconi per un etto di Cesaro (citazione non per tutti…) E a capo di questa meravigliosa brigata ci sarebbe Catello Maresca)? Tutto bellissimo. Solo una domanda, ma il Dottor Maresca è disponibile? Chiedo”.

Infuriata (per l’indifferenza di Maresca al tag) la Pagano insiste: “Il punto è politico. Ammesso che mi risulta staranno immaginare Alessandra   Clemente e Giorgia Meloni sullo stesso palco …siamo sicuri che una squadra così il Dottor Maresca accetti di guidarla? E soprattutto…ma qualcuno ha parlato con Maresca”.

Strano che proprio la Pagano sollevi l’eccezione. La Pagano in carne e ossa (non il profilo Fb) è andata a braccetto con l’avversario De Magistris per sostenere Ruotolo. A febbraio. No nell’era zoologica. 

Ma non è la sola a cui in queste ore urgono dosi di Maalox. Sono tanti i deluchiani e democratici che si lanciano in analisi profondissime sul rapporto tra magistratura e politica.

Per il consigliere comunale di Napoli Carmine Sgambati, fresco di adesione a Iv, l’ipotesi Maresca è fantapolitica. Eppure, solo qualche mese fa sembrava fantapolitica anche che un consigliere di Dema abbracciasse Renzi. Alfredo Mazzei, altra icona della sinistra partenopea, è già pronto a sparare contro Maresca. 

Ma l’analisi più profonda arriva da Umberto De Gregorio, ideologo del Pd napoletano, piazzato da De Luca alla guida di Eav, l’azienda per il trasporto pubblico della Campania: “Io farei una riflessione più ampia e direi a prescindere dal nome. Autorevole o meno. Ma davvero, non pensiamo che il tempo dei pm che scendono in campo ad amministrare…sia superato dalla storia?”. Maresca non ha ancora deciso se candidarsi o no. Forse non la farà. Ma ha già ottenuto un risultato: spedire in paranoia deluchiani e sinistra radical.