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Un’area utilizzata per sversare rifiuti di ogni tipo, un palazzo in costruzione abbandonato, recintato ma non impossibile da raggiungere. In quell’area abbandonata da anni nel cuore di Ponticelli, periferia est di Napoli, venivano depositati rifiuti di ogni tipo, in particolare amianto. Proprio lì dodici anni fa, nel 2005, perse la vita Francesco Paolillo, un quattordicenne che andava lì come tanti coetanei a giocare. Il ragazzo precipitò nella tromba dell’ascensore dal sesto piano, arrivò in ospedale e lì morì.

Questa mattina è stato rimosso l’amianto abbandonato nel cantiere abbandonato di viale Carlo Miranda a Ponticelli dove, nel 2005, morì Francesco Paolillo, un’area che, nonostante i continui sequestri, continua a essere usata per sversare rifiuti di ogni tipo“. A darne notizia il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ringraziando “la famiglia di Paolillo che, insieme a tanti altri residenti della zona, stanno combattendo giorno per giorno contro chi continua a usare quell’area come una discarica“.

L’ultimo sequestro risale a poche settimane fa, ma quell’area continua a essere a rischio motivo per il quale è necessario liberarla del tutto dai rifiuti e poi fare in modo che non venga nuovamente riempita di rifiuti in attesa di trovare poi una destinazione definitiva che potrebbe essere quella di creare un’area verde da dedicare proprio a Paolillo.